Regia di William Dieterle vedi scheda film
Il tempo inganna la percezione mentale del pittore protagonista, mescolato all'illusione della percezione visiva e sensoriale (fino, certamente, alla percezione ulteriormente illusiva dello spettatore, incantato pure da giochi visivi come l'immagine cinematografica proiettata su uno sfondo evidente di tela, o il famoso finale virato in verde, rosso e technicolor), in una dimensione sospesa anche spazialmente, dalle coordinate temporali sfasate. Numerose le inquadrature magiche anche nella sezione in bianco e nero.
Buona la musica di Dimitri Tiomkin, elaborata da temi celebri di Claude Debussy, anche se in una veste interpretativa un po' troppo enfatica e a volte invadente.
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