Regia di Luca Miniero vedi scheda film
Commedia leggerissima e scontata
Cristina,la Paola Cortellesi,è una meridionale trapiantata in un piccolo centro, dalle parti di Bolzano,dove dopo aver rinnegato le proprie origini, vive sotto mentite spoglie ,spacciandosi per una settentrionale laboriosa e di classe "doc,"pur essendo una "terrona" autentica, che di nome fa Carmela. E' riuscita ad integrarsi e a costruirsi una vita tranquilla e una famiglia modello, insieme al marito,Michele,alias Argentero e ai loro due figli. Un giorno però Cristina,viene convocata in Questura, dove apprende che suo fratello Ciro ,alias Rocco Papaleo, che ha perso di vista da 15 anni, è un boss della malavita,coinvolto in un caso di camorra e in attesa di processo,il quale ha chiesto di poter trascorrere gli arresti domiciliari, a casa della sorella.Suo malgrado dovrà accettare e Ciro sconvolgerà la sua consolidata routine,anche con un pizzico di fantasia e qualche briciola di "teppismo" a buon fine,di cui i familari hanno "bisogno"
Luca Miniero gioca per l'ennesima volta la stessa carta, puntando tutto sulla solita stereotipata contrapposizione, facilona,tra usi e costumi del nord e quelli del sud, che poi finiscono con l'incrociarsi e fondersi, come da copone ormai logoro.Valore aggiunto poteva essere la presenza di Papaleo, nei panni del boss,venuto dal profondo sud, che non conosce le buone maniere, è tatuato all'inverosimile ed insegna ai nipoti i suoi metodi poco "ortodossi"ma in sostanza, anche se bravo,enfatizza troppo il suo personaggio rendendolo una caricatura,Paola Cortellesi è come sempre eccellente e si prende sulle spalle l'intero film.La sceneggiatura si affida a battute e a dialoghi banali e scontati.
Luca Miniero deve inventarsi qualcosa di nuovo, se vuole suscitare ancora interesse negli spettatori.
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