Regia di Luca Miniero vedi scheda film
Luca Miniero torna per la terza volta sul già sperimentato tema dell'antitesi nord/sud costruendo un'altra commedia su usurati stereotipi e grotteschi equivoci che si regge soprattutto sulle caraterizzazioni macchiettistiche dei protagonisti oltre che su una serie di banalità (quante volte ancora dovremmo sorbirci la stupida e offensiva gag del gatto morto?) e su un fondo di buonismo che stona con le premesse, parzialmente graffianti.
Artificiosa la messa in scena e la ricostruzione degli ambienti interni ed esterni, che mettono in mostra il solito settentrione perfetto e lindo, ma marcio dentro. Si sorride qua e là per lo spirito e la verve della Cortellesi e per la faccia naturalmente comica ed espressiva di Papaleo, mentre la parte di Argentero è francamente imbarazzante.
Trascurabile.
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