Regia di Luca Miniero vedi scheda film
Oggi sembra davvero arduo trovare una buona commedia italiana. Prendiamo la trama di Un boss in salotto ad esempio: un pericoloso indagato per associazione a delinquere di stampo camorristico va a vivere a casa della sorella, che ha rinnegato le sue origini meridionali di cui si vergogna per trasferirsi al Nord, ha una bella casa, un bel marito, una bella macchina e due figli. Inutile dire che il boss sconvolgerà le loro vite ma è bene notare che il benessere su cui si fonda questa famiglia è alquanto frivolo e vacuo. Perché? Semplice: perché spende in sciocchezzuole e non riesce ad arrivare a fine mese ed a pagare il mutuo della casa e deve perciò ricorrere agli strozzini. Inoltre il marito non riesce ad emergere nel lavoro e deve sgomitare e sgomitare per essere sempre puntualmente umiliato. Ma, quando si sa che un pericoloso boss vive in casa di questa famiglia, tutti diventano d'improvviso straordinariamente gentili ed affabili, specialmente il principale del marito che ha bisogno di fondi per rifinanziare la sua azienda in crisi.
Osservando bene la trama ci si accorge che, in fondo, non è poi così male. Offre uno specchio non banale della rivalità nord-sud, una critica feroce al consumismo, uno sguardo sulla crisi economica ed anche un po' di sana cattiveria. Non è vero? Ora prendete per buone queste intenzioni e guardatevi il film. Resterete molto molto delusi. Innanzitutto perché i personaggi sono poco più che macchiette stereotipate, poi perché la cattiveria spesso e volentieri si perde in un mare di buonismo patinato (basti pensare che il boss non è davvero un boss, ma solo un uomo che cerca un senso di appartenenza e che infine viene accettato ed amato dalla sua famiglia!) ed infine che l'umorismo, che sarebbe dovuto essere al vetriolo, si materializza troppo di frequente in battutine infantili scopiazzate facendo zapping tra qualche programma del tipo Zelig o Colorado (non a caso ci sono anche Ale e Franz) e solo un paio di gag centrano davvero il bersaglio. Per carità, rispetto all'idiozia di commedie tipo Indovina chi viene a Natale? siamo molto avanti, ma è comunque poco, davvero davvero poco. Papaleo, come boss, ispira molta simpatia ma anch'essa si perde facilmente dietro ad un personaggio che sembra uscito fuori da un cabaret televisivo da seconda serata, senza nessuna complessità psicologica e soprattutto senza battute. E anche il ritmo, alla fine, non regge.
Tabellino dei punteggi di Film Tv humor:1 ritmo:2
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