Regia di Stefano Calvagna vedi scheda film
Thriller dai semplici risvolti narrativi, girato con ottimo senso cinematografico da Stefano Calvagna. Regista che tratta con consapevolezza temi cari al cinema horror tricolore degli anni Ottanta. Ottima, as usual, la colonna sonora di Claudio Simonetti.
Multiplex (2013): locandina
Sei amici - Niccolò, Viola, Valerio, Matteo, Lucia e Clelia - scelgono di vedere un thriller (Fatal Frames di Al Festa) in programma tra i vari titoli di un cinema multiplex. Uno di loro è a conoscenza di una storia di cronaca nera, avvenuto proprio in quel posto, ma il suo racconto non viene preso seriamente dal resto del gruppo. Nonostante i cellulari non funzionino e, soprattutto, incuranti del comportamento stravagante della guardia (Federico Palmieri), al termine della proiezione i ragazzi decidono di restare per tutta la notte nascosti all'interno della sala.
Multiplex (2013): Laura Adriani
Una volta che un regista serio decide di trattare il thriller in maniera precisa, omaggiando egregiamente un tipo di cinema (l'horror italiano anni Ottanta) che ormai sembra essere irripetibile, il pubblico resta indifferente dimostrando di meritare pienamente la successiva deriva, paradossalmente apprezzata, che ci ha portato ai vari A Classic Horror Story o all'inguardabile Piove. Film che con il genere "puro" non ci incastrano nulla. Calvagna, invece, sa gestire i tempi della tensione, è un ottimo sceneggiatore e un perfezionista della macchina da presa. Imbastisce una storia semplice, con un inatteso coup de théâtre conclusivo, rinuncia agli effetti splatter ma dispensa thriller con mano sapiente, applicando preziosa lezione appresa dai maestri che furono (Soavi, Bava, Argento).
Multiplex (2013): Lavinia Guglielman, Federico Palmieri
Attento alle interpretazioni, rese da attori che sanno recitare (il doppiaggio, ad essere sinceri, resta l'unico punto debole) e che - almeno nel caso di Laura Adriani - non arretrano di fronte a scene di nudo maliziose (oggi un vero e proprio tabù, in maniera ossimorica dato il bordello che si trova facilmente in "rete"), Calvagna ricorre al prezioso supporto, dietro le quinte, dello stuntman Ottaviano Dell'Acqua come istruttore per le numerose scene di lotta e per l'uso delle armi, mentre a rendere claustrofobica la progressiva ascesa della tensione, punta alla colonna sonora del grande Claudio Simonetti. Multiplex è un film che garantisce 90 minuti di piacevole intrattenimento, dispensando - con fluidi carrelli, soggettive angoscianti e un montaggio sapiente - quel sempre più raro aroma di cinema horror che, in Italia, non si riesce più ad assaporare. Sarà pure un caso, ma l'argentino Maximiliano Contenti, quando sette anni dopo gira Al morir la matinée, ripropone il tema di un pubblico prigioniero in una sala cinematografica, alla mercé di un killer, che presenta molti punti in comune con Multiplex.
Multiplex (2013): Lavinia Guglielman
"I miei film sono il contrario di quelli hollywoodiani, che, in varie forme, sono pura propaganda. Ossequienti alla politica di Washington, ma prodotti a Hollywood. È Hollywood il nodo della politica Usa, risultato stellare della vera rivoluzione del Ventesimo secolo: il dominio dei media."
(Emir Kusturica)
Trailer
F.P. 22/04/2023 - Versione visionata in lingua italiana su Amazon Prime Video (durata: 86'47")
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