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Divergent

Regia di Neil Burger vedi scheda film

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La recensione su Divergent

di Furetto60
6 stelle

Ispirato al Romanzo Divergent che da inizio alla saga di Veronica Roth, è un film di fantascienza piacevole, ma senza pretese.

 

In un futuro distopico,che novità,in seguito ad una terribile guerra, di cui nulla  ci viene svelato, si è reso necessario un cambiamento, nell'ordinamento sociale della società. L’umanità è stata divisa in cinque fazioni ,la cui appartenenza, viene riconosciuta dalle proprie inclinazioni individuali ,dopo un test psico-attitudinale,eseguito al compimento della maggiore età, peraltro al di là dei risultati, è sempre concessa, per ogni membro della società, la possibilità di scegliere,tuttavia la decisione una volta presa è definitiva, nessuno può cambiare idea e appartenere ad un gruppo significa condivederne tutto,l'abitazione,il lavoro,le abitudini e soprattutto gli scopi.Ci sono dunque I "Candidi,"onesti e sinceri che si occupano di esercitare la legge, i "Pacifici"che  gentili e disponibili,coltivano la terra, per sfamare tutti, gli "Eruditi" depositari di sapienza,sono insegnanti e ricercatori, gli "Abnegati," cioè gli altruisti e generosi, che governano con saggezza e infine gli "Intrepidi" che dotati di coraggio e spavalderia, si dedicano alla protezione materiale della società.Tutto ciò nell'ambito circoscritto di un ambiente ben delimitato,da un recinto collegato all'alta tensione, che non si deve oltrepassare,infatti sconfinare nella zona giudicata" interdetta" è considerata una gravissima infrazione, da perseguire severamente. Al momento di compiere il fatidico test Beatrice Prior risulta "Divergent", cioè non affine a nessuna categoria, un risultato rarissimo che la mette in pericolo di vita. L'ordine sociale infatti impone di eliminare quelli come lei ,pericolosi per lo “status quo”. Beatrice nascondendo in prima battuta la sua natura,anche grazie alla complicità dell'addetta al test, sceglie gli Intrepidi e comincia il suo addestramento, particolarmente ostico in quanto la costringe ad andare contro le sue tendenze naturali, mettendola continuamente a rischio di essere "scoperta" Mentre è in atto una subdola cospirazione che ha come obbiettivo l'eesrcizio del  potere, che nasconde un’infinità di menzogne,la protagonista Beatrice “Tris” Prior, come ci racconta la sua voce fuori campo,parte con la descrizione di una società esemplare,dove ognuno conosce il suo ruolo, tutti sanno cosa fare e chi sono, tutti “tranne lei”.Da Huckelberry Finn a Harry Potter, i protagonisti di questo filone sono sempre outsider con cui empatizzare, adolescenti problematici,ma profondi, ragazzi di spessore, che cantano fuori dal coro,anticoformisti che non si adeguano a norme che ritengono ingiuste,capaci di trascinare nelle loro traversie lettori/spettatori.Perchè è tipico degli adolescenti,remare contro, affrontare convenzioni e tabù, dunque il film raccoglie tanti consensi,vista la propensione della gente,ad allungare l’età adolescenziale "ad libitum." La diversità provata da Beatrice, è frutto del suo essere divergente, ovvero di possedere caratteristiche comuni a tutte le fazioni: la sagacia degli Eruditi, la generosità degli Abneganti, il coraggio degli Intrepidi, la gentilezza dei Pacifici e l‘onestà dei Candidi.Ma chi esce dagli schemi, è considerato una seria minaccia per l'ordine costituito, da eliminare ad ogni costo e per Tris, il nome che sceglie per iniziare la sua nuova vita, comincerà il suo addestramento e la sua pirotecnica avventura,per cercare di mantenersi viva, ricca di colpi di scena.Veronica Roth ha scritto il romanzo di successo Divergent a cui s’ispira il film,negli anni dell’università,quelli in cui il sistema didattico,si sforza già di   collocare  gli individui in schemi precostituiti,con  ruoli precisi , orari da rispettare e obblighi sociali cui ottemperare e il suo romanzo, naque dal desiderio di scardinare e infrangere questo apparato  cristallizzato. E il film non è da meno. Neil Burger,regista di mestiere, si mette efficientemente al servizio di un blockbuster annunciato, usa efficacemente la sua abilità nell’action, per dare un ritmo sincopato a questa vicenda,senza però trascurare gli aspetti psicologici dei suoi protagonisti. Per quanto non brillante e nemmeno eccessivamente originale, è tuttavia un lavoro dignitoso e godibile,senza voler cercare grandi temi, che non ci sono.

 



 

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