Regia di Neil Burger vedi scheda film
"Devo dirti una cosa, non fraintendermi: c'è della bellezza nella tua resistenza!..."
Dopo una guerra apocalittica, i superstiti decidono di riorganizzare la società in maniera diversa: non in nazioni ma in fazioni. Fazione è il gruppo in cui una persona si colloca in base ai suoi caratteri comportamentali e ce ne sono 5 (Abneganti, Intrepidi, Pacifici, Candidi, Eruditi), anzi 6: l'ultimo è quello degli Esclusi, gli emarginati espulsi dalla propria fazione o quelli non incasellabili in nessuna di esse: e questi ultimi sono anche i più temuti, perchè spesso fingono un temperamento che non hanno e creano disturbo nella fazione in cui si sono surrettiziamente inseriti e in generale una minaccia all'ordine costituito.
Il giorno in cui Trix (Beatrice) si sottopone al test che potrà stabilire la sua collocazione viene appunto a scoprire che lei è una Divergente, ma aiutata dalla operatrice del test, non lo rivela e sceglie di andare a far parte degli Intrepidi. Da quel giorno la sua vita cambierà e le sue scelte condizioneranno non solo se stessa ma l'intera struttura della società.
Lo scenario di un futuro distopico, ormai abusato, tuttavia sembra verosimile. E il racconto originale di Veronica Roth non è altro che la riproposizione aggiornata, anche con intelligenza, di dinamiche eterne: il bene individuale versus il bene sociale; l'amore, l'odio, la rivalità e l'abnegazione. La storia merita 4 stellette, ma la resa cinematografica ne abbassa il valore, per la pigrizia didascalica e scarna di perosnaggi e scenario, nonchè per la scelta degli attori (tranne una formidabile Kate Winslet). Recupera qualcosa nel ritmo, visto che - nonostante le più di 2 ore - non ci si annoia mai. Il problema è che arriverà anche l'episodio 2...
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