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On the Job

Regia di Erik Matti vedi scheda film

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La recensione su On the Job

di alan smithee
7 stelle

locandina francese

On the Job (2013): locandina francese

Alcuni anni orsono, suscitò indignazione e scalpore la tecnica controversa e completamente discutibile secondo la quale, nelle Filippine, alcune cellule deviate di stampo governativo erano solite assoldare alcuni carcerati, prescelti con cura ed addestrati a dovere, per far compiere loro atti di giustizia degni di sicari professionisti, ponendo a segno veri e propri attentati rivolti ai danni degli oppositori di tali leader politici fautori di tale stratagemma, e risultando poi impossibile per gli organi di polizia, ignari di tale complotto, risalire poi alla identità dei reali colpevoli materiali.

Uno di questi killer, ormai anziano ma ben addestrato, ha il compito di formarne uno giovane, con cui finisce per far coppia, mettendo in pratica uno spettacolare omicidio che fa seguito ad un concitato inseguimento.

Costui, tra l'altro, ha anche evidenti problemi di famiglia, avendo a casa una moglie giovane che sa come consolarsi per l'assenza del marito.

Piolo Pascual

On the Job (2013): Piolo Pascual

scena

On the Job (2013): scena

Intanto uno zelante poliziotto ed il suo capo, indagano sull'ultimo omicidio, venendo poco per volta a conoscere i contorni sporchi e corrotti del complotto che sta alla base di quella catena di delitti.

Il filippino Erik Matti firma un thriller sporco (anche nella fotografia) e pessimista, incentrato sulla corruzione dilagante che serpeggia tra il potere e le classi sociali che si sentono intoccabili.

Presentato alla Quinzaine des Rèalisateurs di Cannes 2012, On the job è un action saldamente integrato nel contesto di un messaggio incentrato sulla corruzione che da sempre regna sovrana in quei luoghi tormentati e politicamente instabili.

scena

On the Job (2013): scena

Joel Torre

On the Job (2013): Joel Torre

Tra gli attori, tutti sguardi brutti o belli da telenovelas, riconosciamo il noto Piolo Pasqual, bell'attore utilizzato anche spesso da Lav Diaz, qui nei panni (ahimè sacrificali)  del tenace poliziotto Francis, coinvolto entro le maglie tentacolari di un complotto che lo trova sottodimensionato ed alle prese con una lotta troppo impari.

Un po' contorto nello svolgimento che si sbilancia tra bene e male ed i suoi due paladini per parte, figure in entrambi i casi un po' stereotipate ma anche assai affini allo scopo e comunque teso e con riusciti momenti action, On the job avrà un seguito, sempre ad opera del regista Erik Matti, che verrà presentato al Festival di Venezia 2021 nella sezione del Concorso il prossimo settembre 2021.   

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