Tra l'inferno e la miseria di Manila, Tatang e Daniel, due detenuti, beneficiano di permessi speciali per uscire dal carcere e portare a termine gli omicidi commissionati dalla polizia corrotta. Sui delitti indagano gli agenti Francis e Joachim, ben lungi dall'immaginare che i criminali che stanno cercando sono già dietro le sbarre. Tutti e quattro gli uomini, nel tentativo di rendere migliore la vita dei loro familiari, dovranno confrontarsi con un mondo di macchinazioni e violenze.
Note
Ispirandosi a una storia vera, il film racconta dello scandalo che travolse le autorità carcerarie filippine, accusate di sfruttare i giorni di permesso dei detenuti per far compiere loro omicidi segreti, e dei due agenti di polizia che, tra corruzione e menzogne, si impegnarono ad assicurare i colpevoli alla giustizia.
Boh…ci mancavano i filippini a scimmiottare gli americani con le solite storie di corruzione e violenza tra la polizia, espressivi come pesci lessi. Visto trenta minuti.
Il cinema filippino non è certo popolare nel nostro paese. Il massimo esponente, o quanto meno uno dei maggiori autori dell'arcipelago asiatico, Lav Diaz, già Leone d'oro a Venezia nel 2016, è praticamente sconosciuto al grande pubblico italiano e fatica ad affermarsi, per molteplici ragioni, anche all'interno del ristretto gruppo dei cinefili. Così… leggi tutto
Alcuni anni orsono, suscitò indignazione e scalpore la tecnica controversa e completamente discutibile secondo la quale, nelle Filippine, alcune cellule deviate di stampo governativo erano solite assoldare alcuni carcerati, prescelti con cura ed addestrati a dovere, per far compiere loro atti di giustizia degni di sicari professionisti, ponendo a segno veri e propri attentati…
Il cinema filippino non è certo popolare nel nostro paese. Il massimo esponente, o quanto meno uno dei maggiori autori dell'arcipelago asiatico, Lav Diaz, già Leone d'oro a Venezia nel 2016, è praticamente sconosciuto al grande pubblico italiano e fatica ad affermarsi, per molteplici ragioni, anche all'interno del ristretto gruppo dei cinefili. Così…
Una graditissima sorpresa questo poliziesco noir filippino. Un incipit molto bello ed accattivante, usare dei killer dall'alibi pressochè perfetto, cioé dei carcerati che uccidono al soldo di un mondo e di un sistema in cui la corruzione é presente in ogni ingranaggio, che non lascia spazio a nulla se non al lavoro che devi compiere, sacrificando amicizia ed affetti e che…
Erik Matti produce, sceneggia e dirige questo action che restituisce un quadro a tinte fosche della società filippina, in particolare dell'orrendo connubio fra forze dell'ordine (polizia ed esercito) e politica. Quest'ultima infatti chiude gli occhi sulle tetre attività delle autorità carcerarie che commissionano omicidi (non sveliamo per conto di chi) utilizzando…
On the Job è un film filippino del 2013; scritto,diretto e prodotto da Erik Matti, regista molto amato in patria.
On the Job è un thriller di denuncia ispirato a fatti di cronaca realmente accaduti, il tutto confezionato in maniera egregia con una serie di elementi di elevata fattura come vedremo a breve.
Il film è stato presentato in anteprima alla 66°…
Schiaffeggia le dozzinali produzioni occidentali del genere.
Direttamente dalle Filippine, questo film che ci invischia nelle losche vicende di politici corrotti, agenti spaesati e violenti regolamenti di conti. E' un film da non perdere, il ritmo è serrato e non stanca mai, i personaggi sono tutti perfettamente descritti e caratterizzati, scenografie perfette che descrivono una…
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Commenti (1) vedi tutti
Boh…ci mancavano i filippini a scimmiottare gli americani con le solite storie di corruzione e violenza tra la polizia, espressivi come pesci lessi. Visto trenta minuti.
commento di Tex Murphy