Regia di Frank Pavich vedi scheda film
Dopo gli exploit di "El Topo" e de "La Montagna Sacra", lo "stregone" cileno, surrealista, scrittore, poeta, drammaturgo e, infine, cineasta, decide d'intraprendere il film della vita, ovvero portare sullo schermo il romanzo di Frank Herbert, "Dune", da Jodo considerato uno dei massimi scritti di fantascienza, genere letterario molto vicino ai suoi viaggi mentali, alla sua psicomagia e alle sue allucinazioni. Chi altri meglio di Jodorowsky avrebbe potuto liberamente viaggiare fra le pagine di Dune? Nessuno, probabilmente. Il documentario di Pavich, lo intervista e Jodorowsky racconta la nascita e la morte di un progetto mastodontico: lo storyboard, un libro enorme, ancora esistente, fu disegnato da Moebius, uno dei maggiori fumettisti francesi, con l'aiuto del grande Giger, l'immenso disegnatore svizzero, che s'ispirerà proprio al castello disegnato per "Dune" per immaginare l'alieno di Alien, icona perenne della fantascienza. Per quello che riguarda gli attori, Jodorowsky, raccontando aneddoti gustosi, riuscì a coinvolgere Dalì, Orson Welles e Mick Jagger, fra gli altri. Per non parlare delle musiche, affidate ai Pink Floyd. E il collante, il maestro di cerimonia, era la mente psichedelica di Jodo, che del libro di Herbert tenne giusto l'idea, i pianeti, i protagonisti, le spezie, i vermi, per ampliarlo in un discorso artistico che, a suo dire, avrebbe cambiato per sempre il concetto di Cinema, arrivando, chissà, a modificare addirittura la coscienza del pianeta. Opera ambiziosa, che come per tutti i visionari, mi viene in mente Terry Gilliam e il suo "Don Chisciotte", s'incagliò e affondò miseramente, uccisa da un budget troppo alto e dai produttori: nessuno volle correre il rischio di un film così misterioso e innovativo, il progetto venne affidato, quindi, a David Lynch e tutti sappiamo come finì, in un film misero, fra le cose peggiori dell'immenso regista americano. Il documentario è godibile, seppure piuttosto tradizionale e un po' televisivo, ma la narrazione affascina e un vitalissimo Jodorowsky affabula con grande piacere. Storia del Cinema.
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