Regia di Guillaume Gallienne vedi scheda film
"Les garçons et Guillaume, à table!" (titolo originale), opera prima di Guillaume Gallienne, attore della Comédie Française che porta al cinema un suo spettacolo teatrale, è una commedia divertente e non convenzionale, decisamente sopra la media.
Il film è la storia autobiografica di Guillaume, ragazzino effeminato che si identifica in modo totale e morboso con la madre, cinica e oppressiva, di cui imita la voce, gli atteggiamenti e le movenze. Gallienne interpreta sia il ruolo di se stesso sia quello della madre, a rappresentare l'identificazione totale dei due personaggi. Il giovane Guillaume è refrattario allo sport e a tutto ciò che viene identificato come maschile, e preferisce sicuramente ballare la parte femminile nella sevillana o interpretare i ruoli della principessa Sissi e dell'arciduchessa Sofia con l'ausilio di una coperta legata in vita! La sua evidente "diversità" rispetto al modello del maschio eterosessuale (al punto che la madre raduna i tre figli maschi per pranzo chiamando "i ragazzi e Guillaume, a tavola!") porta tutta la sua famiglia a convincersi che il ragazzo sia omosessuale. Il film racconta il difficile percorso di Guillaume alla ricerca della sua identità, tra il rapporto conflittuale con il padre ed i fratelli, il bullismo nel collegio maschile soprannominato "la prigione turca", la visita militare, le sedute dagli psicologi, i tentativi disastrosi di approccio nei locali gay, l'incontro shock con un'infermiera bavarese. Ma alla fine Guillaume scopre che, a dispetto delle attese di tutti, la sua vera identità è eterosessuale, e l'incontro con la donna della sua vita, Amandine, lo porterà a sciogliere l'identificazione simbiotica con la madre, che nel finale apparirà finalmente come personaggio autonomo, interpretato da un'attrice.
Il film è ricco di scene esilaranti e l'idea di Gallienne di interpretare anche il personaggio della madre dà una marcia in più al film, consentendo di moltiplicare le situazioni divertenti. Comunque la scena che mi ha fatto più ridere è quella della pricipessa Sissi e dell'arciduchessa Sofia, che cita il film con Romy Schneider.
So che del film è stata data anche un'interpretazione "reazionaria" per via del suo finale, che in effetti si potrebbe prestare a questa lettura, ma spero che questa non fosse l'intenzione dell'autore.
Guillaume Gallienne è sicuramente un talento poliedrico (qui brilla sia come attore che regista che sceneggiatore) da tenere d'occhio.
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