Regia di Guillaume Gallienne vedi scheda film
Commedia francese misurata, piena di ironia e divertente. Garcons et..è il racconto autobiografico della scoperta un po’ ritardata della natura sessuale del protagonista, il regista Guillaume Gallienne nei panni di se stesso e di quelli di sua madre. Fin da bambino trattato da femminuccia, è destinato a crescere come tale, in un mondo composto da donne arpie, maschi etero bestiali, fratelli sadici. Il regista compie un percorso all’inverso, non riconosce ma neanche rifiuta una possibile natura omosessuale, è però più portato a descrivere le sue sensazioni, le sue esperienze, soprattutto quelle mancate, con un ritmo incalzante e assai spiritoso. Lungi dall’offendere qualsiasi posizione morale sull’appartenenza e il riconoscimento a generi sessuali differenti, Gallienne rivela seppure in una buona prova d’attore integrata alla perfezione con l’interpretazione di sua madre anche tutta la sua enorme carica narcisistica. Tutta la vicenda ruota sul suo personaggio e le sue molteplici sfaccettature e non credo che ci sia una sequenza senza di lui. Il film si relega ad un genere abbastanza classico per una commedia leggera qual è, anche se casualmente si lega ad uno di quei flussi tematici a cui il cinema periodicamente ci abitua sfornando diverse versioni di quello che si rivela una vera e propria tendenza: sembra sia arrivato il momento di riesaminare la figura materna in ogni tipo di salsa dopo avere messo a fuoco l’assenza maschile e il disorientamento e la rottura filiale. L’istrionico Gallienne riesce a trasmettere una voce di apertura e di attenzione verso gli altri, gli costerà un po’ di coraggio e di fatica, e finalmente conoscendo se stesso comincerà a riconoscere e a guardarsi intorno, in rapporto a come crede sia meglio, senza implicazioni, condizionamenti e senza ..la mamma.
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