Regia di James Wan vedi scheda film
Generalmente e molto spesso a ragione, i sequel non godono di buona fama presso la critica e finiscono per essere bistrattati anche dallo stesso pubblico che ha decretato il successo dell'originale, ma questo è uno dei pochi casi in cui la regola si può considerare smentita, almeno in parte.
Se già il primo Insidious (2010), opera quarta del promettente malese-australiano James Wan, che era tra l'altro dietro la macchina da presa di un horror oramai cult quale Saw - L'enigmista (2004), e dell'altrettanto valido Dead Silence (2007), alla sua uscita aveva riscosso un buon apprezzamento, rispolverando stilemi classici con ritmo, esoterismo ed effetti speciali equilibrati ad una trama accattivante, questo secondo capitolo non si rivela da meno.
La storia prosegue lì dove si era interrotta, ma va anche oltre, o meglio indietro, arricchendo il contesto narrativo in un gioco di incastri, citazioni, leggende e colpi di scena.
La trama è dunque ben congegnata, la tensione e il dramma non mancano, e la possibilità di un ulteriore seguito è più che confermata.
Consigliato a chi ha visto e apprezzato il capostipite, altrimenti necessariamente da recuperare prima di intraprendere la visione.
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