Regia di Kristian Levring vedi scheda film
Un western danese . Però interessante .
Un western danese ... Detto così fa un pochetto ridere , ma è invece una cosa seria e confezionata in maniera molto dignitosa , anche se non proprio originale nella trama . L' atipicità infatti si limita alla produzione scandinava ed alle locations sudafricane , che pure svolgono egregiamente il loro compito ( aiutate forse da un po' di CGI ) . La storia invece è quanto di più trito e ritrito ci possa essere , l' onnipresente ed implacabile vendetta personale che trasforma un uomo apparentemente tranquillo ( ma con solide basi militari ) in un inesorabile giustiziere ammazzatutti . La scintilla che origina il dramma è un inutile e stolido massacro sulla diligenza su cui viaggia il protagonista con l' appena ritrovata famigliola . Poi abbiamo il classico decrepito villaggio pieno di pavida gentaglia , quindi una banda di pistoleros al soldo di spietatissimi affaristi , ed infine il motore di tutto , grandi giacimenti di petrolio , sepolti attorno al paesello . Non possono naturalmente mancare pestaggi , torture e sparatorie varie . Il cast è forse la cosa migliore di questa pellicola : Mads Mikkelsen presta il suo sofferente volto di pietra al protagonista , Jeffrey Dean Morgan è un villain fin troppo crudele ed Eva Green , muta per esigenze di copione ma assai intraprendente , fa stavolta il suo figurone senza neppure avere bisogno di mettere in mostra le sue notevoli grazie . Nel contorno , si fanno notare i bravi Jonathan Pryce , Mikael Persbrandt e Douglas Henshall . Regia professionale ma senza acuti del danese Kristian Levring , efficace fotografia di Jens Schlosser e colonna sonora di Kasper Winding piuttosto anonima , che non resta nelle orecchie . Non è certamente una pellicola che passerà alla storia ma è un buon prodotto di intrattenimento , specie per i nostalgici amanti del genere western , che spero che siano ancora tanti ... Voto 6,5 .
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