Regia di George Martin (Alfonso Balcázar) vedi scheda film
Una piacevole sorpresa ....
Un pistolero evade dalla prigione in cui era rinchiuso per aver vendicato la morte del fratello . Promette alla moglie di non usare più le armi , ma nel West certe promesse sono difficili da mantenere .... Il prolifico regista spagnolo Alfonso Balcazar dirige nel 1972 questo Spaghetti Western di cui non avevo mai sentito parlare . Adesso direi che è stato quasi una piacevole sorpresa . Tra l' altro ho anche scoperto che cinque anni prima Balcazar aveva girato un film quasi uguale e con lo stesso protagonista , " Clint il solitario " .
Questa è una classica co-produzione italo iberica di quegli anni , piuttosto povera , come si intuisce dalle mediocri locations e da un cast senza nomi di grido . Ha qualche debolezza nella trama ( in primis l' esplosione della dinamite ! ) e qualche scazzottata non ben coreografata , però tutto sommato mi è piaciuto . Forse grazie ad una riuscita miscela di temi classici ( il pistolero che seppellisce le pistole ) e di situazioni " Spaghetti " ( il bounty killer ) . Una storia semplice e lineare ma abbastanza coinvolgente . Il protagonista è lo spagnolo George Martin , poco espressivo ma sufficientemente malinconico per il ruolo . Lo affiancano l' ottimo Klaus Kinski ( cacciatore di taglie sorprendentemente generoso ) , Marina Malfatti ( affascinante e grintosa signora del West ) e Daniel Martin ( feroce fuorilegge ) . Davvero bella la colonna sonora di Ennio Morricone . In definitiva , nonostante la poca azione , questo film è stato per me una discreta sorpresa positiva , quindi lo premio con un 6,5 .
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