Regia di Antonio Hens vedi scheda film
L'ALTRO FESTIVAL - 29 TGLFF
Il drammatico film cubano LA PARTIDA di Antonio Hens ci riporta, non senza nostalgia, indietro di quasi vent'anni, sino ai tempi dell'orgoglioso, leggendario soprattutto in quanto prima pellicola cubana a tematica omosessuale, ma anche toccante "Fragola e cioccolato".
La "partita" del titolo e' piu' che altro quella della vita, oltre a quella calcistica che potrebbe riservare a Reinier un futuro di gloria, soldi e fama, allontanandolo una volta per tutte dalle nottate trascorse al Malecon a battere alla ricerca di turisti maschi affamati di sesso, in grado di fornirgli sostentamento per se' e per la propria famiglia.
Yosvani invece, coetaneo, si divide tra l'attrazione, non certo corrisposta, di una giovane infatuata di lui che vorrebbe sposarlo e farlo lavorare col fratello, arrogante commerciante e strozzino, e l'amore vero ed irrefrenabile per l'amico Reinier.
Troppi pregiudizi in una Cuba dove tutto e' in vendita tranne l'orgoglio di essere veri uomini anche se costretti a svendersi alle libidini dello straniero. Ed è ridicolo se non incredibile pensare che in un'isola risaputamente dedicata "anche" al turismo sessuale, tematiche come l'amore omosessuale possano ancora essere considerate ufficialmente un tabù, ma anche una pratica di vita e sopravvivenza accettate al massimo con rassegnazione e a cui ricorrere come una vera e propria remunerativa occupazione.
Nella forte ed intensa tragedia shakespeariana di questo The last match, si consuma una lunga corsa sempre in bilico tra i mille ostacoli che la vita mette dinanzi, finché un dramma dell'avidità e della lotta alla sopravvivenza, peraltro annunciato se non inevitabile, si abbatte anche questa volta sempre e solo sui piu' poveri, sui sognatori, sui piu' bisognosi come in un'opera verghiana.
La partida infatti ha forti potenzialita' attrattive e si fa forte di una storia che si segue con passione e partecipazione fino all'epilogo drammatico e sanguigno che tutti inevitabilmente ci aspettiamo. Un grande e meritato successo riscontrato in sala, lo indicava già allora inevitabilmente tra i film favoriti al premio, e la menzione speciale della giuria ottenuta a fine rassegna, ci sembra comunque un riconoscimento doveroso e pertinente.
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