Trama
Keiko Yukawa (Mitsuko Miura) e Mari Sayama (Kimiko Kaino) sono le due nuove arrivate al White Lily Residence, una casa di correzione per prostitute, dove dovranno rimanere per un anno. La prima difende la vita passata da prostituta, professando l'idea che la felicità consista nel fare ciò che si vuole e rivendicando il suo diritto ad andarsene. La seconda è invece disposta ad adeguarsi alle direttive della casa, che consiste nell'educarle a una vita sociale accettata: di giorno, si esercitano nell'uso della macchina per cucire e, la sera, nell'allestimento di piccole riunioni danzanti. Con l'aiuto paterno del direttore dell'istituto (Sô Yamamura) e della dottoressa Nakahara (Kimiko Iino), le ragazze tentano così di prepararsi a iniziare una nuova vita, fronteggiando anche alcune malattie veneree e maternità destinate a rimanere prive di un padre.
Note
La prostituzione venne riconosciuta illegale, in Giappone, nel 1946, ma fu solo nel 1956 che vennero presi provvedimenti più severi, promossi soprattutto da associazioni composte da donne.
Le parole del titolo alludono al personaggio di Keiko, "shiroi" ("white", cioè "bianco") si riferisce alla prostituzione, e la parola "yaju" ("wild beast", cioè "bestia selvaggia") al carattere indomabile.
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