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Il ritorno dello Jedi

Regia di Richard Marquand vedi scheda film

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La recensione su Il ritorno dello Jedi

di maso
7 stelle

La saga di Star Wars giunge al suo terzo e conclusivo atto e rispetto ai due precedenti capitoli comincia a dare segni di cedimento strutturale e carenza di idee da parte del duo ideatore, il formato e la resa degli effetti speciali sono come sempre impeccabili e per nulla inferiori agli altri episodi ma si ha come la sensazione che ci sia un cambio di direzione da parte di Lucas nei confronti di chi debba gustarsi la sua epocale creatura, non più solo adulti e ragazzi ma anche bambini appena usciti dall'asilo nido.

Il primo tempo è tutto incentrato sul salvataggio di Han Solo imprigionato nella grafite e confinato ad essere un ornamento nella reggia di Jabba the Hut.

Questo segmento è il più bello dell'intero film perchè fa assaporare elementi nuovi allo spettatore rimanendo nelle amosfere respirate in precedenza: Luke ha un aspetto tutto nuovo, di nero vestito e torvo ha finalmente ottenuto la laurea di cavaliere Jedi ma deve ancora ricevere il riconoscimento con l'ultima prova, Hammill è sempre fantastico nel ruolo e i segni di invecchiamento sul suo viso si accordano perfettamente con la maturazione del personaggio che ritorna al pianeta della sua adolescenza conducendo la missione di salvataggio del suo amico storico.

La scoperta delle sembianze del mafioso spaziale Jabba e della sua reggia è uno dei punti più alti della saga, si è sentito parlare di questo personaggio per due film ed ora finalmente scopriamo che razza di essere è, effetto sorpresa assolutamente sorprendente che quel pirla di Lucas ucciderà inserendo un Jabba al computer nell'edizione speciale di "A new hope" oltre ad imbruttire questo film con un inguardabile balletto di personaggi computerizzati assolutamente anacronistici con l'aspetto visivo della saga fantascientifica ma umanissima di Star Wars.

Lo scontro fra Luke e il Rancor e tutta la sequenza nella fossa del Sarlak sono puro intrattenimento e il montaggio millimetrico ci permette di gustare tutti i personaggi storici in azione lasciando presagire una seconda parte con i fiocchi.

Niente di tutto ciò!

La seconda parte è incentrata sulla tripartizione dell'azione su piani simultanei collegati ma solo uno è veramente significativo e cioè il confronto edipico fra Luke e Darth Vader a colpi di spade laser sotto gli occhi del malefico imperatore che con la sua perfida presenza aggiunge un nuovo indimenticabile personaggio alla saga, il tutto avviene all'interno della nuova Death Star che l'impero sta costruendo,  è questo l'elemento davvero ripetitivo più o meno in fotocopia del primo film con la differenza che lo scudo energetico deve essere disattivato da un commando capitanato da Han Solo nella luna boscosa di Endor.

La nota dolente e flagellante del film sta proprio in questo scorcio dove veniamo a contatto con il primo vero passo falso di Lucas verso il giardino di infanzia con la comparsa degli Ewoks: una specie di orsacchiotti dell'età della pietra che con sassi e lance rudimentali tengono in pugno le truppe stellari dell'impero munite di armi tecnologicamente avanzatissime.

Chi ci rimette davvero tanto è Han Solo: Ford voleva che fosse ucciso in questo film e la sua recitazione seppur ottima denota una certa indifferenza rispetto alla partecipazione determinante negli altri episodi.

La battaglia stellare è avvincente ma denota una pigrizia del montaggio davvero imbarazzante, i nuovi caccia A-wing e B-wing si vedono a malapena e questo è un errore imperdonabile che evidenzia una certa spaccatura fra il supervisore Lucas e chi gli stava sotto.

Le nuove scoperte sui legami di parentela della famiglia Skywalker fanno storcere un po' la bocca come le sembianze nascoste di Darth Vader mentre la riconciliazione finale fra i Jedi storici che hanno segnato il cammino di Luke è un momento emozionante che Lucas è riuscito ancora a rovinare nella nuova edizione sostituendo il viso anziano di Sebastian Shaw con quello giovane di Hayden Christensen che non c'entra niente con questa saga.

Lucas ma perchè non te ne vai un po' a fare in culo?

Lo vidi al cinema quando uscì nell'ottantatre e mi diede questa esatta sensazione di imperfezione, avrei evitato senza indugi gli odiosi Ewoks e creato un pianeta dimora dell'Imperatore dove ambientare lo scontro/incontro finale fra Luke e Darth Vader, ciò nonostante non è una conclusionde deludente della mitica saga di Star Wars piuttosto un campanello d'allarme per ciò che Lucas riuscirà a combinare quasi una ventina di anni dopo ritornando a produrre Star Wars movies in maniera indecorosa e smaccatamente commerciale.

 

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