Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Durante e dopo il film nascono tanti, troppi perchè, oltre il lecito. Se una certa quantità è da mettere in conto, qui si supera la soglia di tolleranza, anche se la sceneggiatura, quatta quatta, alla fine sembra voler far credere allo spettatore che tutto torni e la confusione fin lì generata si dipani come per miracolo. Probabilmente anche Frankenheimer non c'ha capito niente e ha preferito "boicottare" il film con una regia invisibile che non fa niente per smuovere "Il Ritorno delle Aquile" (solito titolaccio "exploitation" italiano) dal suo schematismo di fondo. Per appassionati del genere, resta un prodotto godibile, ma forse già nel '85 un po' datato e solo Caine, abbonato a questi ruoli, riesce a dare un po' di lustro al progetto.
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