Regia di Harmony Korine vedi scheda film
MUBI
Tre orgogliosi, pimpanti e schizofrenici "rifiuti" della società che "rifiutano" le convenzioni sociali e scelgono di vivere come "rifiuti tra i rifiuti", passano il tempo in maschera celati, bevendo, distruggendo cose già rotte o destinate alla demolizione, e simulando accoppiamenti tra elettrodomestici gettati per strada in una sorta di piccole discariche abusive periferiche (chissà a dimostrazione di cosa, o secondo quale strategia di dubbia ed assai poco efficace forma di provocazione di sorta...). Se desiderava aizzare un sentimento di disgusto grazie ad un trio di trasandati personaggi inquietanti e mascherati che sembrano parenti (sciocchi, oltre che inconcludenti) degli assassini seriali di Tobe Hooper in Non aprite quella porta (ma li almeno risultavano concreti, combinando nefandezze di ogni sorta per davvero), e verso cui risulta davvero impossibile provare una qualsiasi sorta di empatia, il celebrato regista indipendente Harmony Korine ha raggiunto l'obbiettivo.... ma nient'altro di più.
In ogni caso tutto quel baraccone certamente trash che ne deriva, trasandato per scelta già per il modo scientemente sconnesso in cui il film è girato e rozzamente montato, risulta troppo fine a se stesso e forzatamente sopra le righe per convincerci possa trattarsi di una provocazione lucida, forte di una sua coerenza e magari portavoce di chissà quale rivendicazione di fondo.
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