Regia di Harmony Korine vedi scheda film
Amore e morte: sesso e distruzione, tutto a opera di un trio di ritardati mentali che faticano a parlare (e quando lo fanno non dicono alcunchè di sensato) e agiscono in maniera del tutto imprevedibile, senza uno schema logico. Come la trama di questo lungometraggio di Korine, uno che non ha mai fatto mistero di amare il cinema più sperimentale (ma qui avrebbe più senso definirlo 'azzardato') e che nelle periferie metropolitane degli Stati Uniti aveva già ambientato le sue precedenti storie di degrado quotidiano. Qui andiamo perfino oltre, sul livello espressivo quantomeno: i protagonisti di Trash humpers sembrano comportarsi come pazzi furiosi o come minorati mentali, facendo abbandonare qualsiasi pretesa di comprensione, molto presto, allo spettatore; nel migliore dei casi lo potremmo definire un 'living theatre degli idioti', nel senso indicato da Von Trier qualche anno prima: in un'epoca in cui la follia viene inquadrata legalmente e protetta, tanto vale fingersi fuori di testa e divertirsi, con il benestare della pubblica opinione. Korine è anche sceneggiatore, direttore della fotografia e interprete (insieme alla moglie Rachel) di questo prodottino misero nei contenuti - dalla portata sarcatica, però, impagabile - e soprattutto nella forma, girato come se si trattasse di una serie di riprese in vhs rappezzate insieme alla buona (gustosissimi i titoli); chiaramente al di là della provocazione e del messaggio neppure troppo complicato da cogliere, c'è ben poco. Ma poichè il successivo lungometraggio del regista Spring breakers (2012), a budget medio-alto e con ottimi nomi nel cast, dirà sostanzialmente le stesse cose di questo Trash humpers (notare anche le affinità fra i titoli dei due film), la domanda inevitabile sarà: meglio la nuda sostanza o la confezione elegante? Ovverosia, meglio un prodotto povero e appassionato oppure un'opera accuratamente rifinita, ma 'canonizzata'? 6/10.
Tre ritardati con maschere da vecchi si aggirano per gli squallori di un quartiere di periferia, dando sfogo ai loro istinti: sessuali (accoppiandosi con cassonetti), alimentari (cibandosi di schifezze), distruttivi (litigando e sfasciando tutto ciò che trovano).
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