Regia di Roberto Minervini vedi scheda film
riguardo una mia recente e piuttosto travolgente passione una mia amica mi confidò la sua intima gelosia(se posso)nel martellante sentimento che mi sconvolgeva come una spiaggia sferzata da una tempesta. è vero, ma è forse sentirsi eccessivamente vivi, tanto che quel martellare al centro del petto diventa invadente e disperato. la vita di sara, la più grande di 12 figli di una religiosissima famiglia texana, allevatrice di capre e produttrice di latte e derivati, si svolge nella piccola comunità in cui vive attratta suo malgrado dalle domande insistenti di un giovane suo coateneo amante dei rodeo su tori. l'occhio filtrato dalla lente della telecamera di minervini la segue ovunque, accopagnandola e financo quasi diventando lei, in una ricerca silenziosa e osservatrice di ciò che accade dentro di lei, anche se sembra che solo dio possa e possa volere per lei e dentro di lei. impassibile per quasi tutto il film, sara si lascia invadere da un pianto disperato accanto alla madre che cerca di placare pregando. certo si sta bene quando la tua vita scorre tranquilla come un lungo fiume tranquillo, ma prima o poi le acque delle piogge e degli affluenti gonfieranno quel fiume e per non esplodere bisognerà assecondare e sfondare gli argini. è travolgente e (ma) fa male alla sua giovane età e a qualsiasi età. a qualcuno bisogna appoggiarsi, ognuno ha il suo dio, la sua spalla, la propria "madre" a cui chiedere conforto. bucolico e ipnotico, quasi lisergico.
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