Regia di Jia Zhang-ke vedi scheda film
si apre con un triplice omicidio causato da una tentata rapina e si chiude con un volo da un balcone di un edificio alveare dove ragazzi vanno e vengono da una fabbrica. chissà se anche questo "tocco del peccato" rimarrà in testa come l'altro "natura morta"? in entrambi la protagonista è la cina come entità astratta, fatta di lavori in corso imponenti e impressionanti terribilmente concreti atti alla conquista del mondo se non di altri se ci fosse la possibilità fondata di colonizzarli(e chissà mai se quel palazzo razzo di "natura morta" è atterrato almeno sulla luna...). il ragazzo che stava camminando con la sua motocicletta tranquillamente su quella strada sulla quale si apriva l'ennesimo sventramento-ferita-lavoro-di-emancipazione-economica stava recandosi dalla madre per festeggiare comunitariamente il suo compleanno. ma tre scapestrati armati di martello lo fermano per rapinarlo. quando estrae la pistola e ammazza subito i primi due, poi insegue il terzo per starminarlo, come si fa con una blatta in cucina. lo sterminio dev'essere totale, per continuare una vita pacifica. si pensa che sotto un governo dittatoriale non ci sia il tempo di delinquere. ma se si pensa che la dittatura comunista sovietica è crollata su se stessa nel 1989, in cosa avrà tempo di trasformarsi quella cinese che ha avuto modo di evolversi indisturbata e con la connivenza dell'occidente che la condanna puntando il dito e la sfrutta allo stesso tempo. delinquere significa pure essere possessore di ricchezze, soprattutto quando queste vengono estorte alla comunità. è quello che pensa dahai(jiang wu, il magnifico interprete di "beautiful new world" che alla fine di quel film sembrava fosse riuscito ad entrare in possesso della sua vincita e cioè un appartamento in un grattacielo in costruzione, ma eravamo ancora nel millennio passato e ancora e solo alle fondamenta)che oramai non riesce più a pensare a nulla se non ai capi della miniera che l'hanno privatizzata svendendola sicuri di rimanere mafiosamente impuniti, vivendo sul sopruso e la corruzione. dahai non vede altro modo che imbracciare un fucile e praticare la giustizia con le proprie mani, sparando pure ad un contadino che maltratta il suo cavallo fino a farlo impazzire(scena lancinante). di fronte a quei due buchi neri della canna del fucile i corrotti sono decisi a scendere a patti col pezzente, ma oramai è tardi. violenza e sangue e inquadratura su dahai che col viso ricoperto di sangue e materia cerebrale sorride(è la storia che mi è piaciuta di più con un attore che mi piace particolarmente). ma se lasciamo il ragazzo con la motocicletta con l'intenzione di recarsi a comprare una nuova e più efficace rivoltella, dopo aver sparato a bruciapelo a due tizi che escono da una banca con una borsa piena di soldi, non incrociandolo più e quindi immaginandolo espatriato sano e salvo, facciamo la conoscenza di una ragazza che da l'ultimatum al suo amante, padrone di una fabbrica. questa ragazza lavora in città e fa la receptionist in una sauna che offre svariati servizi. la violenza sembra entrarti dentro come un raffreddore. e una notte aggredita da un cliente che vuole un massaggio particolare da lei, dopo essere stata ripetutamente schiaffeggiata con una mazzetta di soldi, afferra il coltellino dell'amante e con movenze da spadaccina lo squarta come un maiale. possiamo immaginare che dahai "A" si sia tirato un colpo di fucile in bocca o "B" si sia fatto catturare dalla polizia sicuro che la strage da lui commessa fosse necessaria. ma della donna sappiamo che scontata la pena(lei stessa ha chiamato la polizia per denunciarsi)si reca a cercare lavoro nella fabbrica del suo amante deceduto in un incidente ferroviario, quello in cui è venuta in possesso del coltellino. assiste ad una rappresentazione teatrale in cui ad una donna accusata ingiustamente di un crimine non commesso, le viene chiesto di affrontare il suo peccato. che peccato può aver mai commesso invece il ragazzo che si getta dal balcone uccidendosi sul marciapiede sottostante? quello di voler una vita dignitosa con la ragazza conosciuta al night? una vita ben retribuita da clienti di tutto il mondo che elargiscono mance sostanziose, ma sono clienti che cercano prestazioni sessuali da ragazze giovani e belle che cercano qualcosa di più di un lavoro in fabbrica mal pagato e in cui la fabbrica è praticamente la tua città, la tua casa. sicuramente anche questo film di zhang ke jia crescerà nel tempo. ulteriore mistero... davano il film lungo 133 o 138 minuti, ma io ho assistito ad un film lungo due ore.
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