Regia di Jia Zhang-ke vedi scheda film
Decisamente più interessante di quanto avrei pensato
Film cinese di qualche anno fa, ad episodi. In tutti, direi, alla fine la soluzione è la violenza. Nel primo episodio, la violenza di uno che ha sopportato tanto, troppo. Nel secondo, la violenza come fuga dalla noia, un killer che si sente a posto col mondo solo quando spara. Nel terzo, la violenza di chi deve usarla per difendersi e nel quarto, la violenza estrema contro sé stessi. Visione dunque torva e senza molta speranza, quella dell’autore di questo bel film, che ci dà uno spaccato della Cina che uno può anche dire, ma chi se ne frega, della Cina e del suo spaccato. Ma, ad esempio, è interessante vedere il dilagare della corruzione e delle bustarelle, magari non a livelli italiani, ma quando si sente di gente mandata al patibolo per quei reati, laggiù, l’impressione è che uno lo becchino e 99 la facciano franca. Oppure, per dire, lo squallore degli innumerevoli villaggi cinesi, squallore sia estetico che sociale. Insomma non mancano poi i motivi per riprendere questo film (è su Amazon), anche perché poi è un buon film (darò 7). Critica in visibilio, grande pubblico soddisfatto, ovviamente da circuito d’essai.
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