Regia di Alejandro González Iñárritu vedi scheda film
Fuori da ogni schema che lo ha contraddistinto, Alejandro González Iñárritu confeziona un film grottescamente geniale, destinato (probabilmente) a donare una second life a Michael Keaton.
Bizzarro, magico, autobiografico, satirico... Diversi sono gli aggettivi con cui si può descrivere BIRDMAN, opera che spicca per uno stile ed un significato davvero originale: girato con l'uso massiccio della camera a mano e contraddistinto da lunghi piani sequenza, González Iñárritu trasporta il pubblico, letteralmente, dietro le quinte di uno dei teatri più famosi di Broadway (il celebre St. James sulla 44a strada) per raccontare il tormentato sviluppo di un'opera diretta&interpretata da una ex-star di hollywood in declino, ex-interprete di un famoso super-eroe (il Birdman del titolo), la cui difficilissima evoluzione fino al primo spettacolo ufficiale sarà "teatro" a sua volta di molteplici contraddizioni e peculiarità riguardanti i singoli personaggi.
Con uno stile principalmente ironico, González Iñárritu dà vita ad un opera fondamentalmente satirica, tanto su Broadway quanto su Hollywood, imperniata sui concetti di fama e successo focalizzati ed ampliati dal valore di alter-ego che assume, soprattutto, il personaggio interpretato da Michael Keaton; impossibile, infatti, risulta non associare autobiograficamente la star in declino Riggan Thomson (ex interprete di un super-eroe volante) alla parabola discendente che ha contraddistinto la filmografia più recente dell'ex-Batman, cosiccome sprazzi autobiografici li offre anche il personaggio di Edward Norton, attore di grande talento ostacolato da un difficile carattere nonchè (anch'egli) ex-interprete di super-eroe (Hulk).
Tutto ben orchestrato e contraddistinto da efficiente scorrevolezza, in un contesto che assume anche tratti grotteschi e, persino, magici... Sfociante in un finale tutt'altro che risolutivo ma efficace per l'ineccepibile significato di fondo.
Applausi a Michael Keaton (per cui il Birdman in questione equivale al The Wrestler per Mickey Rourke) autore della sua performance più profonda e personale, ma anche al resto degli interpreti in cui spicca una davvero notevole Emma Stone.
Genialmente originale... Da non perdere.
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