Trama
Un attore (Michael Keaton), celebre per aver prestato il volto a un iconico supereroe, sta allestendo una commedia da portare in scena a Broadway. Nei giorni precedenti alla prima, si ritroverà però a fare i conti con il proprio ego, tentando di recuperare i rapporti con la sua famiglia, la carriera e, in un'ultima analisi, anche se stesso.
Approfondimento
BIRDMAN: LE TRIBOLAZIONI DI UN ATTORE
Diretto da Alejandro González Iñárritu e scritto dal regista con Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo, Birdman è una black comedy che racconta la storia di Riggan Thomson, un attore un tempo famoso per aver interpretato un iconico supereroe, è alle prese con una commedia teatrale da portare in scena a Broadway (What We Talk About When We Talk About Love di Raymond Carver). Nei giorni precedenti alla prima, egli si ritrova a combattere tra fantasia e realtà con il suo ego mentre tenta di recuperare i rapporti logori con il resto della sua famiglia, di riallacciare le fila della sua carriera e di trovar pace con se stesso.
Riggan spera che il nuovo progetto teatrale possa rilanciare il suo astro ormai sulla via del tramonto e che il dramma portato in scena possa finalmente lanciarlo nel novero dei grandi attori, facendo dimenticare il suo successo hollywoodiano legato alla saga dell'invincibile Birdman. Durante le prove dello spettacolo, l'attore coprotagonista si ferisce e, su suggerimento dell'attrice Lesley e su spinta dell'amico produttore Jake, Riggan decide di sostituirlo con Mike Shiner, una vera mina vagante che però assicura grande afflusso di pubblico e interesse della stampa specializzata. Oltre alle prove, Riggan deve fare i conti anche con la fidanzata e coprotagonista Laura, con la figlia (ex tossica) e assistente Sam, con l'ex moglie Sylvia e con la voce 'soprannaturale' di Birdman, che continua a dargli suggerimenti e spinte sul come ritornare in auge.
Con la direzione della fotografia di Emmanuel Lubezki, le scenografie di Kevin Thompson, i costumi di Albert Wolsky e le musiche originali di Antonio Sanchez, Birdman riflette sulla natura effimera del successo e sulle battaglie che un attore ingaggia con il proprio ego, illuso da una notorietà che con il tempo è destinata a svanire. Come moderno don Chisciotte che combatte la disparità delle sue ambizioni solenne costrette a confrontarsi con la realtà ignobile che lo circonda, Riggan ha sempre confuso l'amore con l'ammirazione e solo rendendosi dolorosamente conto di quanto sia effimera la seconda potrà finalmente imparare ad amare gli altri e se stesso.
Come tutti i film di Iñárritu, anche Birdman offre uno sguardo acuto sull'esistenza umana, vista da un manipolo di personaggi tutti legati in qualche modo a Riggan, e si muove tra umorismo e pathos, alternando illusione e realtà. Girato per trenta giorni nella città di New York, Birdman si svolge quasi per intero all'interno di un vero teatro di Broadway: il St. James, sulla 44ma strada.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista principale di Birdman nei panni di Riggan Thompson è l'attore Michael Keaton, che come il personaggio portato in scena ha recitato il ruolo del supereroe nei Batman diretti da Tim Burton e non ha voluto mai prendere parte ai successivi sequel. Riggan è fondamentalmente un uomo che presenta uno spettro vario di emozioni, dubbi, rimpianti, ambizioni, rabbie (represse e non), speranze e paure, che non si vergogna a mostrare agli altri. Alle prese con la voce costante di Birdman, frutto della sua immaginazione, è pieno di contraddizioni che gli regalano quasi una personalità bipolare, in grado di cambiare umore da un momento all'altro.
Per la rappresentazione del testo di Carver in teatro grande ruolo esercita Lesley, un'attrice al suo debutto a Broadway. Realizzando il suo sogno da bambina, Lesley non vuole deludere nessuno ed è sempre al servizio dello spettacolo, tanto che quando il coprotagonista si ferisce propone come eventuale sostituto il fidanzato e attore Mike Shiner, pur di non perdere la sua grande occasione. A interpretare Lesley è l'attrice Naomi Watts mentre Mike ha il volto di Edward Norton. Vera mina vagante, Mike è il classico cattivo ragazzo che con il suo comportamento e le sue idiosincrasie mette a repentaglio tutto ciò che sfiora. Dotato di grande talento, inoltre, rappresenta una minaccia per Riggan, facendolo sentire insicuro sia sul piano professionale sia sul piano personale. Molto spesso conciliatore dei dissidi che sorgono tra Riggan e Mike è il regista e produttore Jake, impersonato da Zach Galifianakis.
Dietro le quinte della rappresentazione, si muove poi Sam, la giovanissima figlia di Riggan che, fresca di riabilitazione, lavora come assistente del padre. Sempre in difesa, cinicamente distaccata e lontana emotivamente dal padre, Sam è uno dei pochi personaggi a non essere un attore e ciò le permette di avere una differente prospettiva sulle qualità artistiche degli altri e su come oggi venga misurata la fama o la notorietà (twitter, facebook o youtube, sono i suoi punti di riferimento). Portata in scena da Emma Stone, Sam è figlia di Sylvia, l'ex moglie di Riggan supportata da Amy Ryan.
Oltre a Riggan, Mike e Lesley, nello spettacolo recita anche Laura, attrice nonché fidanzata di Riggan. Interpretata da Andrea Riseborough, Laura non si batte per agguantare il successo ma soffre per amore, dal momento che Riggan non si dimostra il perfetto compagno che lei voleva. Sullo spettacolo, infine, incombe l'ombra di Tabitha, acuta (e perfida) critica del New York Times a cui presta il volto l'attrice Lindsay Duncan.
Note
Birdman è (come Maps to the Stars e L’amore bugiardo) un film, un film-nevrosi, sul controllo della propria immagine, oggi. Se nei film precedenti Iñárritu cercava il mélo nella logica del mercato globale, qui dal macro passa al micro, dal mondo alla mente: ma riflette sempre su quel che lega merce e sentimento.
Trailer
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- Miglior film al Premi Oscar 2015
- Miglior regia a Alejandro González Iñárritu al Premi Oscar 2015
- Miglior sceneggiatura originale a Alejandro González Iñárritu al Premi Oscar 2015
- Miglior fotografia al Premi Oscar 2015
Commenti (28) vedi tutti
....film fatto bene, di una categoria superiore, M. Keaton da Oscar (peccato che non glielo hanno dato). Voto 8
commento di ivcaviccUna schifezza. Ormai I premi Oscar non hanno più nessun valore. Voto 0
commento di ILDIODELLERECENSIONIImpegnativo. Meglio i primi film del regista, concordo con chi lo giudica sopravvalutato.
commento di paoscaBel film, attori formidabili. Michael Keaton quasi da Oscar.
leggi la recensione completa di maestro_farneseUn po’ come vedere un film di Batman (cambiando il colore del vestito) fatto dai cinesi senza chiedere il permesso a Bob Kane.
leggi la recensione completa di Mike.WazowskiFilm discusso e discutibile, anche troppo glorificato da quattro Premi Oscar (al film, alla regia, alla sceneggiatura originale, alla fotografia), due Golden Globes, un Premio BAFTA, per non parlare, ovviamente, della pioggia di nomination...
leggi la recensione completa di laulillaEnnesimo ritratto semi-allucinatorio dell'ego pazzo e patetico degli attori di Broadway, stavolta con lo sfondo neowarholiano dei social (nella speranza che questi ultimi finalmente li facciano fuori per sempre). Le invenzioni narrative non bastano però a superare il puro stupore. Voto 6. (Rimandato a settembre, studiare "La sera della prima" !)
commento di ezzo24Trattato sulla coscienza e sulla cultura del Cinema Hollywoodiano. Per chi ama il dibattito, l'onestà intellettuale e il libero arbitrio. Sconsigliato agli amanti dei cinefumetti.
commento di CineNihilistPremi qui e Premi là ma la visione non mi ja proprio appassionato e tanto meno convinto : sonno totale.voto.0.
commento di chribio1Realtà e finzione si fondono in un’opera teatrale dove in ballo c’è il senso dell’amore (e della vita)
leggi la recensione completa di siro17Sconclusionato e superficiale.
leggi la recensione completa di Maurizio_BrancaleoniUn attore di cinema decide di dimostrare al mondo e se stesso di saper recitare, portando un suo adattamento di un vecchio canovaccio a Broadway. Cinema puro e auto-riflettente, una gioia per gli occhi.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloUn film cinico ed esistenziale che, oltre a criticare l'ambiente dell'industria cinematografica, è una riflessione sulla preoccupazione di un uomo di non essere all'altezza e sulla sua consapevolezza di valere quanto un costume da supereroe. Regia e fotografia eccellenti, attori straordinari lo rendono un (quasi) capolavoro. Voto 9.
leggi la recensione completa di rickdeckardChe mattonata! Un fiume di parole, un vocìo ininterrotto di tutti e 119 i minuti di questa interminabile insipida polpettona. Non fatevi fregare dia giudizi: evitatelo come la peste.
commento di ForestOneFilm sulle nuvole. Sopravvalutato.
commento di moviemanUn'opera straniante perché totalizzante.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoDopo la trilogia della morte, Alejandro González Iñárritu ci regala la rinascita, quella di un artista e non solo metaforicamente. A mio modesto parere, mai Michael Keaton avrebbe pensato di trovarsi un giorno con un ruolo così bello e impegnativo.
leggi la recensione completa di michemarAmbizioso ed abilmente sfaccettato su più registri, "Birdman" concede qualche momento logorroico ma è esposto con una poetica pregnante ed impetuosa. Grandiosa la performance di Keaton.
commento di Stefano LDirò semplicemente che mi è piaciuto molto, il finale però non l'ho capito. Grande prova di Keaton. 7,5
commento di near87Sensazionale prova stilistica di Inarritu. Virtuisismo registico al massimo splendore che associato a una buona recitazione riesce a supplire a quella mancanza di "oggettività" della trama inevitabilmente inglobata dal lavoro sulla soggettività dai protagonisti che, per tutta la durata del film, la fa da padrona.
commento di fra_pagaBello, particolare, ben girato, ben recitato, film adulto.
leggi la recensione completa di tobanisMi aspettavo qualcosa di meglio da un Oscar che in questo caso, come molti altri purtroppo, rassomiglia ad un rigore incerto che un arbitro concede dopo averne negati due evidentissimi
leggi la recensione completa di attidurIl film scorre tutto in un fiato con i suoi elementi ripetitivi quali le percussioni della colonna sonora, la voce del supereroe Birdman che perseguita il protagonista e soprattutto le digressioni oniriche di Riggan (Michael Keaton) che illudono lo spettatore su una possibile deviazione del film verso il genere fantasy.
leggi la recensione completa di sprugolaCome Pirandello con il suo metateatro o "teatro nel teatro", Iñárritu riesce perfettamente a realizzare il suo "cinema nel cinema", la differenza tra la realtà e la finzione quanto sia a dir poco minima o fittizia nel mondo dello spettacolo. Cast eccezionale.
commento di Infinity94Innovativa trasposizione del "decadente". Vale per tutto, vita, lavoro, autostima. Una sceneggiatura piena di saggezza mischiata ad un crudo realismo. Difficile fare i conti col proprio io deluso, rilanciarsi quando si è sul baratro e spiccare il volo. Gran bell'esempio di teatro nel "teatro", o meglio di "teatro" nel cinema e viceversa.
leggi la recensione completa di Utente rimosso (cinerubik)Un film incredibile e sopratutto folle. Non penso si possa aggiungere qualche altro aggettivo. Un infinito piano sequenza da far rimanere senza fiato. Bravi attori e regista.
commento di sigourneyrulesVisto neanche un'ora …gli isterismi di un gruppo di attori falliti francamente non mi interessano, tanto più se devono (da copione) sparare battute volgari che non fanno ridere (forse piangere).
commento di Tex MurphyRitmo incalzante e dialoghi al vetriolo per un "dietro alle quinte" sia a livello pratico che teorico. Cinema autoreferenziale? Certo, ma rimane una bella sveglia al torpore degli ultimi film biopic.
commento di negro