Trama
Dalla costa atlantica della Namibia alla cima del Kilimangiaro, il documentario offre una spedizione straordinaria nella varietà di ecosistemi dell'Africa, dove flora e fauna tentano di far fronte alla continua intrusione dell'uomo. Le immagini, realizzate con le migliori tecniche stereoscopiche, vedono i leoni impegnati in battute di caccia, gli elefanti che fanno il bagno nel delta del fiume Okavango, la marcia dei 15 milioni di pipistrelli di Kansaka o la più grande migrazione di mammiferi al mondo.
Approfondimento
AFRICAN SAFARI 3D: UN VIAGGIO NEL CONTINENTE AFRICANO
African Safari 3D, un vero e proprio viaggio nei più remoti e incredibili angoli dell'Africa, è diretto da Ben Stassen, specialista del 3D e acclamato regista d'animazione. La spedizione africana al centro del documentario si muove dalla costa atlantica della Namibia fino alle vette del Kilimangiaro, osservando alcune specie animali a rischio di estinzione. Il viaggio prende infatti avvio sulla costa occidentale dell'Africa, dove tra le dune spazzate dal vento è possibile osservare leoni e iene che, adattandosi alle estreme condizioni di vita, sono diventati cacciatori di foche. Procedendo verso l'interno, si ammirano invece elefanti e mandrie di rinoceronti neri vagare per deserti paesaggi lunari e canyon mozzafiato per poi giungere nel Waterberg Plateau Park, dove i ghepardi vivono da quattro milioni di anni, e passando per il deserto del Kalahari arrivare sulla cima del Kilimanjaro, dove la lenta sparizione della neve invita a riflettere sull'importanza di preservare la natura.
SPECIALI TECNICHE DI RIPRESA
Grazie alla qualità d'immagine garantita dall'uso del 3D e a metodi di ripresa all'avanguardia sviluppati dallo stesso regista Stassen, African Safari 3D porta alla scoperta di alcuni dei più straordinari ecosistemi marini (come quello del delta dell'Okavango) e rivela come la vita della fauna selvatica è costantemente minacciata dalla presenza dell'uomo. Oltre all'uso di diverse piattaforme di ripresa e telecamere speciali messe a punto dal direttore della fotografia Sean Phillips, Ben Stassen con le sue immagini offre diversi incontri ravvicinati con animali selvatici di vario tipo servendosi di videocamere ad infrarossi, di una fotocamera controllata da lontano, di un aereoplano ultraleggero, di una mini mongolfiera e di un veicolo molto simile a un Mars rover.
LA GUIDA DI MARA DOUGLAS-SMITH
A far da guida lungo il continente africano durante le riprese di African Safari 3D è stata Mara Douglas-Hamilton. Presentatrice televisiva e produttrice, la Douglas-Hamilton è nata in Africa, dove ha vissuto per tutta la sua vita ed è stata cresciuta dai genitori Oria e Iain, stimato zoologo e fondatore di Save the Elephants, insieme agli elefanti. Oltre ad essere a capo della spedizione di African Safari 3D, Mara Douglas-Smith è anche colei che davanti alle telecamere si rivolge direttamente al pubblico e presenta i vari esperti ed ambientalisti incontrati durante il percorso.
Note
Nella struttura e nei contenuti il film non ha nulla di diverso dai reportage naturalistici, ma, grazie alla stereoscopia, si ha la sensazione di vivere l’emozione di un safari. Tutto è talmente coinvolgente da sentire un po’ di “mal d’Africa” appena si esce dalla sala. I meravigliosi paesaggi, le riprese ravvicinante degli animali rendono l’esperienza cinematografica ancora più piacevole. Data la bellezza delle immagini, la voce narrante è un surplus, ma necessaria per sensibilizzare lo spettatore verso i temi principali del documentario: l’Africa, il continente più selvaggio, e i suoi animali rischiano di soccombere a causa dell’uomo e l’uomo stesso è l’unica soluzione a questo problema.
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