Regia di Alex Van Warmerdam vedi scheda film
Chi è Borgman? E chi sono i suoi quattro compari? Le domande chiave per provare a comprendere questo film dell'olandese Van Warmerdam, aleggiano per tutta la durata di quest'affascinante lavoro, che dal grottesco si muove in territori metafisici e simbolici, allargandosi anche nell'horror e nel thriller. E' un film non catalogabile e, anche per questo, molto interessante. Immaginatevi gli angeli caduti sulla terra de "Il Cielo Sopra Berlino", però per nulla benevoli, il loro contrario, a cui piace giocare ai "Funny Games" di Haneke, con l'aria stralunata dei personaggi finlandesi di Kaurismaki. Ecco, io li vedo così, comprese le traiettorie cinematografiche, debitrici senz'altro ad Haneke ma anche agli originali film del greco Lanthimos. Sono demoni? Chissà. Resta la famiglia ricca borghese, che viene letteralmente avvelenata dall'interno, inesorabilmente e lucidamente, da questi cinque personaggi, Borgman in primis, che s'insinuano nella vita praticamente perfetta di Marina, Richard, dei loro tre figli e della "nanny", portando alla luce la loro meschinità e la loro pochezza, in un gioco onirico destinato al massacro. Una punizione per la colpa della loro ricchezza, che simboleggia l'opulento mondo occidentale? E' Borgman, il virus di una futura rivoluzione? Sono i cinque cavalieri dell'Apocalisse? Ad ognuno la sua interpretazione, per un film eccellente, inquietante e originalissimo. Qualcosa di completamente diverso.
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