Regia di Keanu Reeves vedi scheda film
Mediocre a livello di antologia si salva per la qualità dei confronti sifu-allievo. Gli altri scontri vanno dal carino al patetico (il più interessante, tai-chi vs silat, è stroncato da una svolta nella trama) ma sempre ad un livello di realismo anni luce sotto la media (botte da orbi e mai sangue, mai un'esitazione, mai una smorfia di dolore... sembra un film!). Tutto il contorno della trama è un puro pretesto per fare da contenitore alle coreografie marziali.
Fattorino sfigato e devoto pratica tai-chi a livelli monstre nel tempo libero. Potenza di youtube, finisce a fare un reality pay-per-view. Siccome gli chiedono di ammazzare uno e lui rifiuta, chiama la polizia. La polizia arriva, smantella il reality ma non riesce ad arrestare il capo dei cattivi. Ci pensa il protagonista verso la fine. E ovviamente lo ammazza. Morale? La morale sta a zero, quando ne va della pelle.
Sempre grazie a youtube, il nostro eroe trova la fidanzata.
Carina. Ci prova, fra archi e riffoni metal.
Uno che pratica tai-chi (insieme al maestro nel tempio vecchio di 600 anni) da quando è in grado di camminare non si vende alla prima occasione. E' un pensiero molto americano. Troppo, direi. Per il resto, il film non aveva alcuna pretesa perciò nemmeno ha deluso. Di sicuro i cinesi (lato sociale) non ci fanno una bella figura. In questo sono molto simili agli americani.
Scolastica, e mi fermo qui.
Due espressioni: col sangue in faccia o senza.
Pure lui: con la maschera nera o senza.
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