Regia di Shane Salerno vedi scheda film
Un documentario, o un film-documentario, è una cosa seria o dovrebbe esserlo. Esistono criteri metodologici precisi, consolidati sistemi di citazione delle fonti, un plot cronologico da seguire.
Il presente film NON è una cosa seria: a partire da pochi(ssimi) dati certi, imbastisce una poetica di Salinger che è assai più nel comparto desiderata del regista che nei fatti. In pratica, lo spettatore assiste a un “montaggio creativo” invece che a un’opera di ricostruzione vera e propria.
Data l’esiguità del materiale interessante disponibile, i “punti cruciali” vengono centellinati e anticipati con dispiego di grancassa, con l’ovvio effetto-telefonata (“tra 10 minuti, lo scoop…tra 5 minuti, lo scoop… lo scoop!”). Alcuni interventi di terzi appaiono del tutto incongrui: alla fine mi aspettavo anche un’intervista a Schwarzenegger o a Chuck Norris, tanto per fare numero. Sempre per l’esiguità di cose da dire/mostrare, aspettatevi di rivedere 5 volte gli stessi spezzoni super-8, e 10 volte le copertine dei medesimi libri.
Nel complesso, il filmetto non aggiunge nulla a quanto autonomamente rintracciabile con breve ricerca sul web. Anzi, parecchio di meno.
Particolarmente sconsigliabile agli estimatori di Salinger: rispetto allo spettatore occasionale, la loro delusione potrebbe risultare fatale. 3/10.
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