Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Secondo capitolo della saga fantascientifica per ragazzi più famosa della storia del cinema. Il sequel di “Ritorno al futuro” non perde il suo charme, né le peculiarità che hanno decretato il successo dell’archetipo, nonostante il film sia stato realizzato 4 anni dopo il precedente. Robert Zemeckis, deus ex machina della serie, non lascia le tematiche trattate nel primo film, ma addirittura raddoppia: anziché finire per descrivere un’altra epoca, un altro viaggio nel tempo, egli osa addirittura tornare all’intricato 12 novembre 1955, instillando ulteriori vicende alle già aggrovigliate complicanze temporali mostrate precedentemente (il ballo “Incanto sotto li mare”, il fulmine che colpisce la torre dell’orologio) senza tuttavia rischiare il corto circuito. Marty e DOC, trasportatisi nel 2015 per salvare la reputazione dei McFly, come ampiamente previsto nel finale del primo episodio, sono costretti a tornare indietro nel tempo: il vecchio Biff ha di fatto cambiato il corso del tempo, “creando un 1985 alternativo”…
Il film, con meno suspense ed azione del primo ma egualmente memorabile, è oggetto di alcune modifiche non di poco conto, come la presenza dell’amatissima Elizabeth Shue (già ammirata in un altro cult per teenager, “Karate Kid”) nel ruolo di Jennifer, oppure, per la versione italiana, l’avvicendamento del doppiatore di Christopher “DOC” Lloyd, col passaggio da Ferruccio Amendola a Dario Penne.
Finale unico nella storia del cinema: sui titoli di coda, in cui campeggia un clamoroso “continua”, scorrono le immagini col trailer del terzo episodio (che uscì l’anno dopo, ma venne girato quasi in contemporanea con questo secondo film).
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