Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Seguito all’altezza delle aspettative, ovvero mantiene le coordinate salienti dell’originale, ma amplifica alcuni aspetti cercando di aggiungerci qualcosa, mantenendo comunque lo spettacolo sempre su altissimi livelli, tra spirito d’avventura e una fantasia di rara efficacia.
E fa un po’ specie pensare a quanto ha realizzato negli ultimi anni Zemeckis, qui grandissimo nel coniugare tecnica e sensazioni, mentre oggi pare troppo attento alle potenzialità del mezzo senza riuscire più ad entrare in empatia col suo pubblico (insomma la tecnologia ha i suoi pro, ma anche i suoi dannati contro).
Marty Mc Fly (Michael J. Fox) deve recarsi nel futuro, sempre grazie all’ausilio delle invenzioni di Doc (Christopher Lloyd), per evitare problemi a suo figlio.
Ma le sue azioni provocheranno danni alla sua famiglia e così, per mettere tutte le cose a posto, è costretto a tornare indietro nel 1955, ma deve stare attento a non incrociare il suo se stesso dato che in quell’anno c’era già stato.
Il film gioca ancora di più col tempo rispetto al primo, strepitoso, capitolo della saga, accumulando iterazioni tra passato, presente e futuro; inutile porsi troppe domande, meglio lasciarsi trasportare dagli eventi.
Lo spettacolo offerto è ancora una volta di grande livello, anche perché il giochetto ripercorre le stesse coordinate, pur articolando maggiormente le situazioni a discapito di un ritmo, non dico compassato, ma un po’ meno effervescente del predecessore.
Poco male, perché il divertimento è ancora assolutamente garantito anche se il finale, con la promessa di un terzo capitolo in arrivo, lascia un pizzico di amaro in bocca.
Comunque sia il film ha il merito di abbinare la migliore tecnica cinematografica effettistica disponibile ad una storia collaudata, ma anche ampliata.
Divertimento quindi assolutamente garantito, Fox è sempre mitico (e qui moltiplicato) e Lloyd rimane una spalla irrinunciabile, schizzato e geniale, mentre Zemeckis è in formissima.
Fantasia al potere, con più di una licenza, ma, visto il risultato, queste ci stanno.
Mantiene la formula vincente del primo episodio cercando di ampliare la storia. Molto bravo nell'abbinare fantasia e spirito d'avventura.
Si conferma protagonista efficacissimo. Simpatico, semplice e dinamico.
Il suo personaggio è leggendario.
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