Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Raro caso di sequel che supera per qualità l'episodio di lancio. Steven Spielberg, alla produzione, conferma Zemeckis alla regia e gli concede maggiori fondi e soprattutto maggiore spazio d'azione in scrittura. Ecco che i viaggi nel tempo proliferano. Agganciandosi direttamente all'epilogo del precedente capitolo, Ritorno al Futuro - Parte IIlancia i nostri protagonisti nel futuro, quindi in un presente alternativo, modificato rispetto a quello originario in conseguenza di quanto accaduto nel futuro, e ancora nel passato per rimediare a quanto occorso nel presente. Presenti alternativi, passati dove il personaggio di McFly incontra sé stesso rivivendo gli episodi del primo capitolo in una vera e propria duplicazione di eventi che delineano un multiverso che finirà per ispirare lo Stephen King del terzo capitolo della saga della Torre Nera. Bella l'idea dell'almanacco sportivo attraverso il quale il villain Tannen (l'ottimo Thomas F. Wilson) riesce a diventare un uomo ricco, vincendo alle scommesse ai cavalli, trasformando gli Stati Uniti in una civiltà in balia del crimine e della violenza. Un'eventualità che McFly e il pazzo Doc Brown cercheranno di cancellare, muovendosi nel passato. Un continuo peregrinare nel tempo che porterà a una semplice conseguenza: il presente non sarà più come lo conoscevamo. Belle le musiche di Alan Silvestri. Cultissimo.
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