Regia di Adam Wong vedi scheda film
The Way We Dance è un film hongkonghese del 2013, scritto e diretto da Adam Wong Sau Ping (meglio noto solo come Adam Wong).
Il film ottene diversi riconoscimenti alla 33° edizione degli Hong Kong Film Awards, tra cui Best New Director ad Adam Wong.
In Italia è stato presentato al Far East Film Festival di Udine del 2013 (attualmente, Agosto 2019, è visibile su Netflix).
Sinossi: Fleur è una matricola universitaria con la forte passione per il ballo; una volta giunta all'università si unisce alla crew locale denominata BombA, con l'obiettivo di vincere il campionato di ballo; ma tra tafferugli amorosi e piccoli incidenti, la conquista della vetta non sarà per nulla semplice...
Adam Wong è tra i pochi registi hongkonghesi a continuare a realizzare film prettamente locali (tra i massimi cantori troviamo Herman Yau) portando avanti dall'ormai 2004 (When Beckam Met Owen oppure Magic Boy del 2007) una precisa idea di cinema incentrata sui giovani e per i giovani.
Tra i massimi meriti del regista troviamo quello di puntare sempre su protagonisti sconosciuti al pubblico in modo tale da rinfocillare la fucina di attori con talenti locali, troppo ancorata ai veterani oppure costretta, nel caso delle co-produzioni con la Cina, a lasciare spazio ai giovani di Pechino.
The Way We Dance pur essendo un teen movie che presenta diversi difetti del caso come le immancabili scaramucce amorose oppure il tanto agognato happy end, fortunatamente pone l'attenzione su altri lidi concentrandosi molto sulle bellissime ed originali scenografie di danza (coreografate da Shing Mak); impossibile non citare l'ingresso in scena della crew denominata rooftoppers (i rivali del film) che si esibiscono all'interno di un capannone industriale dove beatboxing, breakdance e parkour si amalgamano alla perfezione e sembra quasi di assistere ad un inseguimento action.
La mescolanza di forme d'arte è uno degli elementi chiave del film per cui non stupitevi se Tai Chi e Street dance si fondono per dar vita al "Chi Hi Poo".
Divertente anche l'incipit dell'opera con la voice-over della protagonista che si rivolge direttamente allo spettatore ringraziandolo poichè con la visione del film sta sostenendo il cinema locale, scena che improssivamente si trasforma in un video-clip hip-hop ultra pop (scusate il gioco di parole).
Simpatici anche i titoli di coda che presentano diversi blooper (errore compiuto durante una ripresa) marchio di fabbrica di Jackie Chan (omaggio gradevole alla leggenda locale).
Un altro merito del film, visto il target adolescenziale, è la veicolazione di una serie di messaggi importanti per i più giovani dalla redenzione e l'abbraccio alla legalità [come dimostrato dal co-protagonista Babyjohn Choi, il cui personaggio dopo un periodo di detenzione presso un istituto di correzione decide di abbandonare il mondo delle triadi] fino a ribadire l'importanza di avere un sogno, da coltivare ad ogni costo e con fatica poichè i risultati prima o poi si vedranno.
The Way We Dance è la dimostrazione di come il cinema hongkonghese non sia per nulla morto; cinematografia ancora in grado, anche se con molta fatica, di continuare a realizzare film indipedenti e con una discreta dose di originalità e professionalità.
Da vedere.
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