Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Confronto generazionale con morale esopica, per la quale prevenire è meglio che curare: diventare più forti nel passato per fare la bella vita nel futuro. Tralasciando le discutibili conclusioni, e al di là dell'affetto che si può nutrire nei suoi confronti, bisogna ammettere che questo film è di una puerilità disarmante, imbevuto di tutti gli stereotipi più insopportabilmente cheap degli anni '80 e '50. Poi infastidisce questo frettoloso senso di enumerazione folkloristica (poi portato all'esasperazione da Forrest Gump) per il quale vengono riassunti tutti i caratteri di un'epoca in delle pose da cartolina (Chuck Berry, Van Halen, i vestiti, i modelli di macchina, i balli studenteschi). L'idea di base resta carina (per quanto non nuova), ma è troppo posticciamente umorale per potermi divertire.
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