Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Beh, chi non ha mai desiderato almeno una volta in vita sua di poter viaggiare nel tempo? Ecco, questo divertente film realizza davanti ai nostri occhi questo sogno assai comune, con una tale dose di coinvolgimento da riuscire a non annoiare manco coloro che ne conoscono a memoria ogni singola scena e/o battuta. E si chiude un occhio con piacere davanti agli inevitabili paradossi temporali.
Un classico del genere, meritato il suo ingresso nella storia del cinema. Sancisce l'inizio di una trilogia, che in realtà tale non è, perché gli episodi non sono affatto indipendenti fra loro, risultando dunque più simili a un unico film diviso in tre parti. E ciò trova appunto conferma nei titoli, a scanso di equivoci.
Questa è indubbiamente la più accattivante fra le tre, la meglio riuscita, di una qualità inarrivabile e irripetibile, non solo per l'effetto sorpresa, in quanto il giudizio permane essenzialmente immutato ad ogni (re)visione.
La storia è memorabile e in egual misura lo sono pure i suoi personaggi. Valido esempio di sano e sincero diletto, caratterizzato da battute spumeggianti, ritmo costante e idee "geniali", sia per concezione che per svolgimento. Un cast d'eccezione vede emergere Michael J. Fox accanto a Christopher Lloyd, entrambi capaci di un'interpretazione divenuta un vero mito. Da non perdere.
Inciampa nei più classici paradossi temporali, ma mai come in questa occasione si è lieti di sorvolare su tali puntigliosità, godendosi lo spettacolo.
Ottima composizione originale di Alan Silvestri, da allora entrata nel cuore degli appassionati.
Sarebbe un peccato osare una modifica.
Ispirato come non mai, firma quella che è forse la sua opera più celebre.
Semplicemente è Marty McFly. Ottimo.
Fenomenale il suo "Doc" Emmett L. Brown. Un grande.
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