Regia di Lucas Belvaux vedi scheda film
Clément è un professore di filosofia che dalla sua amata Parigi viene trasferito per un anno in un liceo di provincia. È bello, interessante, sicuro di sé e, soprattutto, è uno che lascia le donne prima che - teorizza - il rapporto diventi una prigione. Poi arriva lei, Jennifer, parrucchiera alla ricerca dell’amore vero su cui costruire qualcosa. Proprio per questo, più che per la differente classe sociale di appartenenza, i due sembrerebbero incompatibili. Ma il sentimento sboccia, lento e profondo. Lucas Belvaux, regista (e attore) di origine belga, pedina con la macchina da presa i corpi, i volti, soffermandosi sui dettagli di questa strana coppia, con lui che le legge Kant e lei che gli parla di Jennifer Aniston. Ma più che raccontare due mondi apparentemente distanti, il regista ribalta il concetto tutto maschile di preda e cacciatore. Perché è l’identificazione di un uomo il punto centrale del film. È lo sguardo di una donna, l’immensa Émilie Dequenne (l’indimenticata Rosetta dei Dardenne), che lo viviseziona in tutta la sua fragilità e incapacità di amare veramente e fino in fondo. Da parte sua il regista, nell’adattare il romanzo di Philippe Vilain Non il suo tipo, si prende tutto il tempo che la storia richiede e intesse il film di soluzioni formali ricercate, come l’interessante gioco di raccordi, riuscendo a girare alcune delle sequenze musicali, in chiave narrativa (a lei piace andare al karaoke con le amiche), più belle, emozionanti e intense viste nel cinema recente.
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