Regia di Terrence Malick vedi scheda film
"Vanità delle vanità", disse Qoelet. Tutti siamo alla ricerca. La Luce si trova negli occhi degli altri: bisogna solo cominciare a vederLa.
È un cammino cristiano: c'è un Dio ormai solo Denaro, idolo, ricco, potente, lussurioso, divoratore d'anime, anfetaminico e che alla fine fa sentire infernalmente solo; e c'è la ricerca della Perla, la Luce che si trova negli occhi del prossimo, nei miserabili, in una spiaggia popolarmente affollata (forse anche il banale traffico inserito nei titoli di coda vuol dire qualcosa).
Senza dimenticae che su questa Terra siamo tutti di passaggio, siamo tutti dei pellegrini, nonostante le bellezze anche umane che possiamo incontrare nel nostro cammino (e quante, femminili, in questo film!): è un continuo esodo, come ci ricorda il brano della colonna sonora "Exodus" (lo stesso di "Schindler's List").
Malick continua a raccontare di sé - gli spezzoni di vita infantile sono forse filmati originali della usa infanzia? - e così facendo racconta tutti noi.
Il suo è un cinema che ormai segue lo Spirito.
Dove ci porterà la prossima volta? Forse vedremo nello schermo noi stessi ripresi nel momento stesso di guardare.
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