Trama
Rick (Christian Bale) è uno schiavo del sistema hollywoodiano. Egli è assuefatto al successo ma allo stesso tempo si dispera per il vuoto della sua vita. A suo agio nel mondo delle illusioni, è alla ricerca della vita vera. Come il cavaliere di coppe dei tarocchi, Rick si annoia facilmente e ha bisogno di stimoli esterni, perseguendo la sua natura di artista, romantico e avventuriero.
Approfondimento
KNIGHT OF CUPS: UN CAVALIERE ERRANTE E IL SENSO DELLA VITA
«C'era una volta un giovane principe che il padre, il re d'Oriente, inviò in Egitto a cercare una perla. Ma, quando il principe arrivò, la gente gli porse una tazza. Una volta bevuto, si dimenticò di essere il figlio del re, dimenticò anche la perla e cadde in un sonno profondo». Il padre di Rick era solito leggere al figlio, ancora ragazzino, questa storia. Rick (Christian Bale) è adesso un commediografo che vive nella Santa Monica dei nostri giorni. Egli desidera qualcos'altro, qualcosa che va oltre la vita che conosce, senza sapere bene cosa sia o come fare per trovarla. Non sa che pesci prendere.
La morte del fratello Billy lo segue come un'ombra. Suo padre Joseph (Brian Dennehy) porta con sé il senso di colpa per la morte di Billy. Barry (Wes Bentley), l'altro fratello, in cerca della fortuna che l'ha abbandonato si è appena trasferito a Los Angeles dal Missouri, dove i fratelli sono cresciuti. Rick lo sta aiutando a rimettersi in piedi.
Rick cerca distrazione nella compagnia delle donne: Della (Imogen Poots); Nancy (Cate Blanchett), un medico con cui era una volta sposato; una modella di nome Helen (Freida Pinto); Elizabeth (Natalie Portman), una donna che ha messo incinta; una spogliarellista di nome Karen (Teresa Palmer); e una giovane di nome Isabel (Isabel Lucas), che lo aiuta a guardare avanti. Le donne gli sembra che conoscano più di quanto egli veda e lo portano al cuore delle cose, più vicino al mistero della vita.
Rick non ha ancora raggiunto le vette. Le feste, le schermaglie amorose e la carriera non lo soddisfano. E ogni donna così come ogni uomo che ha incontrato lungo il cammino gli sono serviti in qualche modo come guida, come messaggeri. La strada per l'Oriente si stende davanti a lui. Riuscirà a percorrerla? Ne avrà il coraggio o fallirà? Riuscirà a rimanere sveglio? O lascerà che tutto sia solo un sogno, una speranza, una moda passeggera?
Il viaggio è appena iniziato.
Scritto e diretto da Terrence Malick, Knight of Cups presenta un eroe tormentato alla ricerca di un senso, costantemente accompagnato da una camera che sembra essergli cucita addosso. Ancora una volta, una voce fuori campo si sovrappone alle immagini in cerca di una propria autenticità. E ancora una volta Malick sembra mettere il mondo alle strette: il suo flusso sinfonico di immagini contrappone le fredde e funzionali architetture con la bellezza senza età della natura. Il monologo interiore di Rick si fonde con le voci delle donne che attraversano il suo percorso, donne che rappresentano principi diversi della vita: mentre una rappresenta il mondo reale, un'altra contrappone bellezza e sensualità. Quale dei due percorsi Rick sceglierà? Riuscirà a trovare la sua strada nella città degli angeli e del deserto circostante?
Note
La storia di un uomo: tentazioni, celebrità ed eccessi.
Trailer
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Commenti (10) vedi tutti
Stronzata romantico/intelletualoide che ovviamente piace ai comunusti di questo sito. Voti bassi nel resto del mondo invece
commento di arcarsenal79Capolavoro assoluto o puro esercizio di stile? Eccellenza visionaria o complesso lavoro di montaggio?…
commento di vjarkivE' Malick anni '10, prendere o lasciare. Però solo lui è così, o osa esserlo.
leggi la recensione completa di tobanisLo uso come sonnifero per dormire...
commento di mrraffyImmagini 10 e lode,dialoghi zero assoluto!!!!..fate un po' voi,io di Malick ne ho le scatole piene.
commento di ezioLa verità sta dentro i tarocchi o ci sono film che propinano verità lampanti da sembrare taroccati? Se affidassimo lo sguardo alle immagini, Knight of Cups potrebbe soddisfare ogni palato, ma la rinuncia definitiva alla forma racconto espone il film a definirsi come un oggetto anti cinematografico più vicino alle suggestioni della video arte.
leggi la recensione completa di KurtisonicMalick ripete e copia sé stesso in un'opera che, purtroppo, non offre niente di nuovo.
leggi la recensione completa di Isin89Seconda puntata di To the Wonder, uno stream of consciousness filmato fitto di immagini glamour e appunti mentali frammentati e confusi, astratti al punto giusto da significare tutto o niente. Anti-narrativo (e questo non e' certo un problema) e anti-interessante (questo forse si').
leggi la recensione completa di Utente rimosso (Cantagallo)"Vanità delle vanità", disse Qoelet. Tutti siamo alla ricerca. La Luce si trova negli occhi degli altri: bisogna solo cominciare a vederLa.
leggi la recensione completa di Marsil_ClaritzIrritante.
commento di YuzoAB