Regia di Paul Wright vedi scheda film
E' un pugno nello stomaco questo piccolo film scozzese sulla discesa nell'abisso di Aaron, unico superstite di un incidente di pesca che è costato la vita al fratello maggiore Michael e ad altri uomini del paese. Se gli altri sono affondati nel mare, Aaron, dalla personalità già fragile, viene fatto "affondare" nella follia dalla piccola comunità di pescatori in cui vive, che gli addossa la "colpa" di essere sopravvissuto, mentre i loro cari sono morti. Per Aaron il senso di colpa per la morte del fratello, che costituiva per lui un punto di riferimento ed una figura protettiva (i due erano orfani di padre) si rivelerà un fardello troppo pesante da sopportare. Solo la fidanzata di Michael sembra offrirgli comprensione, ma la reazione rabbiosa del padre di lei toglierà a Aaron anche quest'unico conforto. Il giovane sempre più ai limiti della follia, ispirandosi ad un'antica leggenda locale, costruirà persino una piccola zattera per cercare di recuperare il fratello dalla pancia del mostro che l'avrebbe inghiottito, ma in questo film il vero mostro sembra essere l'insensibilità e la rabbia cieca della gente.
Commovente la figura della madre, che affronta la tragedia della perdita di entrambi i figli e l'ostilità di una comunità che non rispetta nemmeno il suo dolore.
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