Regia di Penny Marshall vedi scheda film
VOTO : 6++.
Storia di dolore, di speranza e commozione, assolutamente strappalacrime, con le classiche licenze poetiche tipicamente made in Hollywood, insomma.
Un dottore, alla ricerca di una cura per risvegliare dei pazienti da una malattia cronica che li costringe ad uno stato vegetativo, trova buoni riscontri con una nuova terapia, almeno inizialmente, su un suo paziente.
Purtroppo, dopo i primi entusiasmi, compariranno degli effetti collaterali, e sarà obbligato a cercare una possibile e definitiva soluzione per il problema.
Come già anticipato il film affronta temi molto delicati e ci mette parecchio sentimentalismo (qualcuno può, giustamente, storcere il naso quando si “gioca” con un problema sempre attuale, seppur in forme diverse), quello che il pubblico ama parecchio da sempre e che fa storcere il naso alla critica, che probabilmente trova certi espedienti stucchevoli e fastidiosi.
Però ha dalla sua parte due attori di rango, mica gli ultimi arrivati.
De Niro e Williams, in modi diversi, offrono due prove di assoluto livello che valorizzano il complesso.
In definitiva, è un film che regala ciò che promette, qualche riempitivo lascia dei dubbi, ma se vi stuzzica leggendo la trama, allora non ne rimarrete delusi affatto.
VOTO : 6++.
Ha la fortuna di dirigere due pezzi da novanta come De Niro e Williams, ma è comunque più che sufficiente nel gestire la tensione drammatica.
VOTO : 7++.
Grande interpretazione stile Actor's studio.
VOTO : 7+.
Molto bravo e misurato, una delle prove con le quali dimostra di essere un attore completo.
VOTO : 6++.
Soddisfacente.
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