Regia di Penny Marshall vedi scheda film
Storia quasi cult, uno scienziato in qualche modo
scopre una modalità per riportare alcune abilità a
dei malati, ma dopo qualche ora però sembrano
tornare all'autismo solito magari parlando spesso
di futilità di migranti dandosi l'ora senza rendersi conto di essere
loro il centro del problema, ma pensando che lo scienziato in qualche modo
fosse pericoloso per loro. Però forse
alla fine quelle circa 40 persone preferivano essere così, fino a
suicidarsi anche piùttosto che, struggente, e non
dando a intendere allo scienziato la
loro forza esistenziale concentrata in quelle
poche cose di cui parlavano, con le caratteristiche proprie
dell'autismo, per semplificare l'impossibilità di parlare e fare
altre cose, un loro alibi ci si potrebbe dire,
intenti a svolgere senza sforzi le
loro cose, i malati forse erano meglio dello scienziato, chissà,
facendo riflettere, per l'illuso scienziato, e per
le poche abilità, e che sembravano funzionare
soltanto a quel modo, per lo spettacolo comunque del film.
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