Regia di Penny Marshall vedi scheda film
Tra il 1917 e il 1927 quasi cinque milioni di persone in tutto il mondo furono colpite da una malattia del tutto sconosciuta, chiamata Encefalite Letargica o malattia del sonno.
Quando la malattia, dieci anni dopo, scomparve misteriosamente così come si era presentata, una bassissima fascia di affetti, da tale malattia sopravvisse restando però sempre in una sorta di continuo torpore fino al 1969 quando, un nuovo farmaco, permise loro il “risveglio”.
Fra il 1969 e il 1972, i pazienti “risvegliati” avevano conservato integre le facoltà intellettive e ricordavano tutto perfettamente fino al giorno in cui si erano “addormentati”. Ma la cosa più sensazionale fu che, seppur i loro ricordi erano rimasti fermi nel tempo, riuscirono a riprendersi e a vivere praticamente bene, come se non si fossero mai ammalati.
Tutto ciò fino al sopravvenire dell’assuefazione al farmaco, che fece tornare nel “letargo” tralasciato, la maggior parte di questi pazienti.
Probabilmente il mio voto positivo su questo film è condizionato dal fatto che questa storia mi ha fatto riflettere.
Le tempistiche mi hanno fatto pensare ad una possibile causa del disturbo da mettere in relazione con la pandemia della "spagnola" e, probabilmente, il libro e il film che ne è stato tratto, potrebbe risultare molto attuale in relazione alle conseguenze "post Covid".
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