Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Peripezie e difficoltà di una famiglia piccolo borghese, con un Totò in buona forma e alcune scene davvero memorabili.
Commedia pregna di satira sociale che sfrutta la verve ancora non del tutto sopita del buon Totò e la flemma venata d'ironia del buon Peppino De Filippo, impreziosita dalle musiche del maestro Rustichelli. Si toccano più temi sociali, all'inizio c'è una sottile critica al razzismo quando la famiglia di sloveni condivide l'appartamento insieme alla famiglia Armentano, cedendo anche a qualche luogo comune tanto caro ai razzisti come quello delle cure mediche gratuite, mentre nella seconda parte, con l'entrata nella dismessa casa chiusa, viene preso di mira il perbenismo e l'ipocrisia borghese e sale anche il livello comico con spassosi equivoci e giochi di parole. Nulla di straordinario, molte gag risultano particolarmente riuscite, altre più tiepide; alla fine la quadratura del cerchio si realizza e il finale accontenta tutti. Quant'era bella Cristina Gaioni!
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