Regia di Shannah Laumeister vedi scheda film
Il titolo italiano riduce una carriera eccezionale a quegli scatti immortali che per la Monroe furono gli ultimi; quello originale lo assimila ai Mad Men resi celebri dalla serie tv, e di Don Draper, il geniale fotografo e pubblicitario Bert Stern (scomparso il 26 giugno 2013) aveva il talento e la fame di donne. Mentre si racconta all’obiettivo impudico, parziale e vorace della sua ultima compagna, la modella Shannah Laumeister, riattraversa 80 anni di storia d’America con la nonchalance di chi quella storia l’ha anche fatta: aneddoti mitologici, la New York scintillante degli anni 50, le droghe del dottor Feelgood, quella volta che ha suggerito Richard Burton per fare coppia con Liz Taylor e quell’altra volta che per guarire dalla depressione si è fatto “uccidere” con un cocktail di stupefacenti. La vicinanza quasi illecita dell’autrice al soggetto del suo documentario è l’arma spiazzante e vincente di un ritratto sanguigno, dove la celebrazione (per bocca di ammirati studiosi e colleghi) di una tra le prime autentiche star della fotografia si fonde con l’amarezza impietosa di un bilancio personale («sono stato troppo felice da giovane, non è giusto, dovrei esserlo ora che ne ho più bisogno») di un uomo follemente devoto alle donne, affamato di bellezza e di passione. E quando racconta di come, a porte chiuse da solo con Marilyn, strafatto di anfetamine tentò di baciarla, non importa se sia vero o no: è un frammento di grande cinema.
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