Regia di Brian Percival vedi scheda film
Una canadese francofona, un australiano ed una cockney interpretano una famiglia di proletari tedeschi. Non è una buona premessa. Ne consegue una scelta ovvia ma molto opinabile: nell'audio originale tutti parlano un inglese molto scolastico, con un vocabolario ridottissimo comprensibile anche ai nostri studenti delle scuole secondarie di primo grado (che è tutto dire!) cosparso qui e là di qualche termine in tedesco, che fa tanto pendant. La Morte invece, chissà perché, parla un perfetto inglese ossoniense e al pari di Luca Laurenti in "Avanti Un Altro", insiste sul memento mori. A questo punto meglio guardarlo in italiano. Ne esce un filmetto carino, grazioso, patinato, con tutte le sue cosette a posto, ma sostanzialmente poco credibile. Non ci si fa mancare niente dei film di questo tipo: i cattivi nazisti, i bombardamenti, i deportati, e soprattutto l'immancabile ebreo che si nasconde nella cantina e rischia di venire scoperto. I morti poi sprizzano salute, nemmeno una scalfittura, e fanno un baffo a Padre Pio....La Nélisse è sciapa e poco espressiva, Rush piace ma sfocia nel pacioso, ci si gode solo Emily Watson aiutata da un personaggio con un minimo di sfumature. Si può guardare, ma non riguardare.
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