Regia di Peter Segal vedi scheda film
Trent’anni dopo aver appeso i guantoni al chiodo, Henry "Razor" Sharp e Billy "The Kid" McDonnen ex pugili rivali ormai in pensione, conducono un’esistenza mediocre e grigia, fino a che un video amatoriale che li riprende ad azzuffarsi durante una sessione di registrazione dei loro avatar per l’uscita di un videogame sul pugilato li riporta agli onori della cronaca. Il pubblico si entusiasma e così anche alcuni uomini d’affari al punto da convincere i due a salire nuovamente sul ring per un ultimo incontro di spareggio, giacché erano rimasti in sospeso. Sarà l’occasione per rivedere tutta la loro vita e capire cosa e chi è veramente importante.
Peter Segal, regista di commedie leggere (ha lavorato soprattutto con Adam Sandler), dirige due grandi icone del cinema anni ’80 quali Sylvester Stallone e Robert De Niro, oggi evidentemente in declino, in una storia intrisa di un’ironia nostalgica, in cui rimpianti e citazioni si intrecciano, con un costante parallelo tra realtà e finzione, tant’è che molte battute e situazioni appaiono amaramente autobiografiche. Nel cast c’è anche uno sboccato Allan Arkin e una dimessa Kim Basinger, anche loro quasi un riflesso delle stelle che furono.
Il film in sé non avrebbe ragione d’esistere senza gli attori protagonisti, la trama ha alti e bassi ma non è poi tanto malvagia, benché sia abbastanza scontata in certi passaggi, e la durata un po’ prolissa faccia perdere ritmo e interesse nella parte centrale. Più agro che dolce, più dramma che farsa. Crespuscolare.
Quasi esclusivamente rivolto ai fans dei due attori.
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