Regia di Peter Segal vedi scheda film
Operazione nostalgia andata completamente fuori via con Rocky Cataratta e Toro Scatenato Catetere che si sfidano a suon di sberle alla Bud Spencer & Terence Hill. Inguardabile.
Che gran film, che gran filmone! Due vecchi di 70 anni che stendono con un solo pugno, uno un professionista MMA, l'altro un nero palestrato alto due metri. Realismo allo stato puro. Immagino il consulente sportivo che ha supervisionato l'incontro finale mentre piange chiuso in bagno "ma che cazzo di guardia è? Quando mai si è visto un pugile che tiene i guantoni sull'ombelico mentre deve difendersi? Come ho potuto ridurmi così per pagarmi il mutuo?"
Se da un lato le scazzottate lasciano il tempo che trovano, in compenso le scene d'amore sono di un'originalità che farebbe gridare al plagio pure uno scrittore Harmony: "C'è un'altra nella tua vita?", "io ti ho sempre amato, ti ho fatto corna a fiocchi solo perché tu mi trascuravi", "non sei tu, sono io".
Alla fine della conta l'incontro "Rocky vs Toro Scatenato" si rivela una delle vaccate più patetiche e insulse degli ultimi 10 anni, con De Niro che prova a salvare il salvabile sfoderando la sua poco nota (ma efficace, gli va riconosciuto) vena comica e Stallone che si limita a recitare il copione con le sue due espressioni inamidate in croce. A salvarsi in questa pellicola sono solo i dialoghi che risultano decisamente effervescenti e, al netto di qualche momento prevedibile, regalano qualche risata genuina.
Per il resto, i facili sentimentalismi, le tristissime e inverosimili sessioni di allenamento, il finale davvero insulso, sono da buttare nel cesso senza se e senza ma.
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