Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Mario Monicelli, dopo due capolavori epocali come 'I soliti ignoti' e 'La grande guerra' con la divertita coralità del primo e l'epicità del secondo, approda verso sentieri più intimisti, concentrandosi sul trio di derelitti formato da Totò, Anna Magnani e un Ben Gazzara alle prime armi ma già bravo a tener testa ai due mostri sacri del nostro cinema.
'Risate di gioia' può essere visto come un 'I soliti ignoti' in chiave più malinconica: il mal assortito terzetto tira a campare per mezzo di lavoretti, espedienti, furtarelli ed imbrogli ma non ci sono le gag e le trovate a getto continuo del capolavoro monicelliano, poiché tutto è costruito su dei toni volutamente dimessi.
Ottima la parte iniziale con la 'presentazione' dei tre personaggi, a corrente alternata quella centrale, convincente invece lo sviluppo finale nella chiesa e poi, dopo un salto temporale, l'ultima sequenza.
Un altro appunto è da ricercare nel personaggio interpretato da Totò, spesso defilato a scapito degli altri due.
Voto: 7/8.
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