Tortorella (Anna Magnani), che campa con piccolissimi ruoli nel cinema, vuol passare la notte di Capodanno con l'amico Umberto, attore di infimo ordine e ladruncolo (Totò). Ma questi ha un altro progetto: di collaborare con Lello (Ben Gazzara) ad un furto. La donna si trova così implicata, benché innocente.
Note
All'origine del film c'è la fusione di due racconti di Moravia. Dal tono iniziale di commedia si passa gradualmente ad un'atmosfera più amara, fin quasi alla tragedia inespressa. Straordinario il trio centrale di attori, con Totò e la Magnani che cantano "Geppina Geppì" e un giovanissimo Gazzara. Uno dei film più sottovalutati di Monicelli nel suo periodo d'oro.
Un titolo ridicolo per un film dolceamaro ambientato in una Roma splendente di capodanno. La meraviglia è vedere Ben Gazzara e Totò insieme. Voto 7. "Dimme perché hai messo de mezzo i cosi... i sentimenti !"
Il maggior torto di Risate di gioia è di essere uscito, all'interno della filmografia di Monicelli, dopo l'accoppiata I soliti ignoti (1958) e La grande guerra (1959). Era ovvio che gli addetti ai lavori aspettassero l'occasione per scrivere che si era trattato di una pausa di riflessione, di una battuta d'arresto, di un film di riflusso. Qualcun altro rimproverò al regista il… leggi tutto
Alla vigilia di Capodanno l’attricetta Tortorella (Anna Magnani) e l’amico Umberto (Totò), truffatore di mezza tacca, si ritrovano a vivere le ultime ore dell’anno insieme, in una Roma agghindata a festa. I piani della donna sono sinceri, mentre Umberto ha scopi non molto lusinghieri (truffare gli spensierati e gli ubriachi tipici di San Silvestro) insieme al compare… leggi tutto
Non posso che dare ragione alle stesse parole di Monicelli, che affermava di aver sbagliato cercando di dirigere Toto' in chiave neorealista, senza averlo veramente capito. Toto' e' sempre grande, ma questo e' uno dei suoi film meno brillanti... la gabbia dell'impostazione registica lo limita troppo, lo castra. Ben diversa fu la straordinaria operazione che fece Pasolini con il principe De… leggi tutto
"Risate di gioia" è un Monicelli apparentemente minore, ma in realtà da recuperare e da scoprire, una commedia malinconica e amara diretta con bravura dal regista nel suo periodo migliore, venendo subito dopo "I soliti ignoti" e "La grande guerra", un elogio dei perdenti e degli emarginati dove il regista ha messo molto di se stesso, ed è un peccato che all'epoca fu accolto…
Risate di Gioia - Italia 1960 la trama : Gioia Fabricotti detta “Tortorella” (Anna Magnani) campa nel cinema con ruoli da comparsa, desidera passare l’ultima notte dell’anno con l’amico Umberto Pennazzuto detto “Infortunio”(Totò) attore di basso rango ed avvezzo a sfruttare le situazioni per salvare il magro bilancio, però…
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Commenti (9) vedi tutti
Risate di Gioia film profondamente malinconico, grande prova di Anna Magnani e Totò, ci regalano una toccante prova di grande pregio ed umanità.
leggi la recensione completa di claudio1959E' un film che fa riflettere e, soprattutto, pone in evidenza i grandi artisti che hanno lavorato nell'opera.
leggi la recensione completa di VoltaireDivertente 7
commento di eros7378Un titolo ridicolo per un film dolceamaro ambientato in una Roma splendente di capodanno. La meraviglia è vedere Ben Gazzara e Totò insieme. Voto 7. "Dimme perché hai messo de mezzo i cosi... i sentimenti !"
commento di ezzo24Da riscoprire.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiLa fontana di Piazza della Repubblica spegne la comicità.
leggi la recensione completa di BradyUn film dove regna il caos,divertimento zero.
commento di wang yuDopu una buona partenza,perde il ritmo.
commento di Lebowsky84film amaro e malinconico ma contemporaneamente molto divertente.l'accoppiata dei protagonisti è vincente
commento di leo$